Vela – I challenger cercano formule alternative in attesa della Coppa America
Gli sfidanti alla Coppa America di vela si preparerebbero a regatare in un circuito alternativo. Lo rivela il mensile "Fare Vela", nel numero in edicola dal 27 febbraio (fonte: Apcom). L’iniziativa è in aperta protesta contro l’immobilismo causato dalla lite legale tra il defender Alinghi di Ernesto Bertarelli, titolare dello storico trofeo, e il primo degli sfidanti, Bmw Oracle di Larry Ellison, che stanno di fatto escludendo tutti gli altri team dalla competizione ufficiale. Il progetto comincerebbe a maggio, sino a ottobre. "Fare Vela" pubblica dunque l’anticipazione della svolta che potrebbe prendere la più importante regata del mondo, da alcuni mesi in crisi, per la causa giacente presso la Corte suprema dello Stato di New York fra Bertarelli ed Ellison. Un paio di dettagli aggiungono particolare interesse all’iniziativa: una delle tappe del circuito sarebbe proprio Valencia, la città spagnola che sulla Coppa ha investito tantissimo ed è maggiormente penalizzata dalla situazione di stallo in cui è finita la sfida; ma, soprattutto, le barche dell’America’s Cup tornerebbero, dopo 157 anni, a Cowes, in Inghilterra, nell’isola di Wight, dove tutto ebbe inizio nel 1851. Le altre tappe sarebbero a Kiel, in Germania e a Trieste o Napoli. Dunque l’Italia non è stata dimenticata. In un’inchiesta esclusiva, Fare Vela spiega che l’iniziativa è stata avviata da alcuni degli sfidanti, pare su impulso di sponsor di primo livello come Audi e Porsche. I team userebbero le imbarcazioni Acc (America’s Cup Class), ferme ormai dalla 32ma edizione della Coppa a Valencia. Oltre al Team tedesco, sponsorizzato dalla stessa Audi, sarebbero già della partita il nuovo sindacato inglese TeamOrigin, il sudafricano Shosholoza, gli svedesi di Victory Challenge. Il mensile non ha avuto conferme dirette per quanto riguarda gli spagnoli di Desafio i francesi di Areva e i vincitori della Louis Vuitton Cup 2007, Emirates Team New Zealand. Ma la loro partecipazione viene data per molto probabile, se non addirittura certa. Non si sa nulla, per ora, dell’italiano Mascalzone Latino. "Fare Vela" ha ottenuto conferme e informazioni da Marcus Hutchinson, direttore della comunicazione di TeamOrigin, e dal comandante Salvatore Sarno, di Shosholoza. Vincenzo Onorato, armatore di Mascalzone Latino, si detto interessato e il suo ok potrebbe maturare nelle prossime ore. Quanto a Bmw Oracle, Fare Vela riferisce che il team ritiene di essere troppo impegnato a vincere la Coppa America per aver tempo per certe cose. "Su questo circuito Coppa America senza la Coppa valgono – commenta il mensile con sede a Roma – le due ipotesi: 1)Gli sfidanti lo fanno davvero, come tutto sembra dimostrare; 2) dicono di volerlo fare, per far pressione su Alinghi e Bmw Oracle e all’ultimo minuto potrebbero rinunciarvi, in cambio dell’accettazione, da parte dei due litiganti, di alcune condizioni. Nel primo caso, ancora sport. Nel secondo, politica".
(Alberto Morici)
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