Durante il periodo dei Mondiali le 16 squadre iscritte alla competizione non potranno, in alcun modo, dare visibilità ai propri main sponsor (per tradizione presenti sul fronte maglia). Unica eccezione concessa, come durante le Olimpiadi, è per il partner tecnico (fornitore dell’abbigliamento di gara).

Per l’Italia sarà la Kappa (marchio del portfolio BasicNet), che accompagna gli azzurri dalla prima edizione del Sei nazioni (stagione 2000). L’investimento è stimato nell’ordine di 700 mila euro. L’azienda italiana dovrà confrontarsi con i colossi dello sportswear.

Adidas vestirà i neozelandesi, considerati insieme ai francesi e agli inglesi (campione del mondo in carica), i favoriti della Rwc 2007.

Reebok sarà il fornitore di Galles, Nike di Francia e Gran Bretagna, Puma della Namibia e delle West Samoa. Tra le novità il marchio BeRugbyBe, partner tecnico della Romania, creato dall’ex azzurro Diego Dominguez (consulente dell’agenzia Sportfive per il rugby), Quebramar per i portoghesi e il marchio Barbarian per il Canada.

Gli Usa si affidano alla tradizione di Kooga. Leadership assoluta per la Canterbury of New Zealand: Irlanda, Giappone, Scozia, Australia e SudAfrica (attesa come finalista a Parigi insieme agli All Blacks).

Durante il periodo dei Mondiali le 16 squadre iscritte alla competizione non potranno, in alcun modo, dare visibilità ai propri main sponsor (per tradizione presenti sul fronte maglia). Unica eccezione concessa, come durante le Olimpiadi, è per il partner tecnico (fornitore dell’abbigliamento di gara).