L’ambizione del progetto di Assisiendurancelifestyle è di fare da “ponte” tra Italia e Emirati arabi uniti, giocando sul forte sviluppo della pratica dell’endurance (la gara di Assisi è prevista nella giornata del 23 giugno) all’interno dei paesi del golfo Persico. Di seguito alcuni dati sugli scambi commerciali tra i due Paesi e l’elenco delle aziende tricolori presenti in questo momento in quest’area del Medio Oriente.

INTERSCAMBIO CON L’ ITALIA (dati Dubai Ice)

Il saldo della bilancia commerciale è tradizionalmente a favore dell’Italia, soprattutto perché il nostro Paese non importa petrolio dagli Emirati. Nel 2006, le esportazioni italiane sono ammontate a Euro 3,3 miliardi, con un aumento del 28,3% rispetto al 2005. Le importazioni dal nostro Paese sono ammontate, nello stesso anno, a Euro 268 milioni, +2,8% rispetto al 2005 (elaborazioni ICE su dati Istat). Le nostre esportazioni consistono principalmente in oreficeria/gioielleria, macchinari ed attrezzature, elettrodomestici, mobili ed articoli di arredamento ed illuminazione, tubi, metalli non ferrosi, prodotti chimici, calzature ed articoli di pelletteria, abbigliamento e prodotti tessili, piastrelle in ceramica, marmo e pietre, cavi e conduttori, articoli casalinghi. Gli Emirati costituiscono il principale mercato di sbocco del nostro export nel Golfo.

Le principali aziende italiane presenti nel Paese sono: Aster (gruppo Gilaf) attraverso la brand Aster Abu Dhabi Ltd, Ansaldo, Fiat Iveco, Enel Power, Italconsult, Agip Petroli, Belleli, Pirelli, Snamprogetti, Saipem, ABB (Alstom Power), Agusta, Alitalia, Ignazio Messina, Elsag, Fisia Italimpianti, Nuovo Pignone, Intesa Sanpaolo, Snam Progetti, Technipetrol, Swissboring, F.M. Construction, FBM Hudson Italiana, Safilo, Tecnosistemi, Renco, RINA Registro Navale Italiano, Techint, Elettronica, ITS, Pacorini, Tecnimont, Luxottica, Scame, Gas Turbine Technologies (ex Fiat Avio) e il gruppo Telecom Italia (elaborazioni Sporteconomy su dati Dubai Ice).