Germania 2006 – Adidas tira le somme
“Il calcio si è confermato cuore e anima di Adidas” ha dichiarato il ceo e presidente Herbert Heiner.
Il brand tedesco di sportswear ha capitalizzato il vantaggio di giocare in casa i Mondiali di calcio con tre azioni vincenti: una comunicazione outdoor con la faccia di Oliver Kahn, portiere della Germania, diventata un ponte sull’autostrada per Monaco; un intervento creativo sul soffitto della stazione ferroviaria di Colonia, ridecorata con i calciatori della campagna “Impossible team” e il quartier generale a Berlino che ha funzionato come un vero e proprio luogo di incontro mondiale.
Il trionfo è arrivato dai dati di vendita: del FeverNova, pallone ufficiale di Corea-Giappone 2002, sono stati venduti 6 milioni di pezzi. Mentre la previsione sul +Teamgeist, sfera di Germania 2006, è di 15 milioni di pezzi.
L’ipotesi sul fatturato 2006 delle tre barre è di 1 miliardo e 200 milioni di euro su scala mondiale.
Grandi progetti attendono Adidas: un accordo con Uefa per la sponsorizzazione degli Europei di Austria e Svizzera 2008, un contratto con l’Uefa Champions League fino al 2009 e il prolungamento con
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