FederVela – Ma è sempre colpa dei soldi?
Ma Sporteconomy vuole condividere con il Presidente i seguenti spunti di riflessione.
1 – Alessandra Sensini: l’atleta maremmana deve ringraziare per i suoi brillanti risultati sicuramente gli sponsor che è riuscita a conquistare da sola a suon di risultati e non certo il budget messo a disposizione dalla Federazione. Per anni è stata affiancata da Chrysler Jeep (settore automotive) oggi da un consorzio di aziende della Maremma.
2 – Il Presidente dovrebbe capire che il mondo sportivo sta "virando" pesantemente verso l’auto sostentamento e non verso i contributi pubblici. Non apprezziamo il lavoro fatto dalla Coni Servizi, ma da quando lo Stato ha tagliato i fondi si sono dovuti studiare nuove formule di ricavi. Lo sport deve generare valore e non può vivere passivamente di soldi facili.
3 – Dando un’occhiata alle principali federazioni veliche internazionali, emerge chiaramente come all’estero si sia riuscito a creare un volano di interesse per le aziende private. Di seguito una semplice tabellina di quanto affermato e deducibile dai rispettivi siti web.
– ussailing.org –> Nikon, Nautica, Rolex
– ffvoile.net –> Adidas, Mercury, Bank Popular
– rfev.info –> Kinder Sport, Mapfre aseguradora.
Una citazione a parte merita la Federazione Inglese; già dal nome del sito si capisce la strategia adottata: www.skandiateamgbr.com . Cioè una federazione che ha ceduto i diritti di naming alla compagnia assicuratrice da sempre presente nella vela a cui si affiancano aziende del calibro di Accenture e Volvo.
Sul sito www.federvela.it , invece è appena accennata la visibilità del fornitore ufficiale SLAM che in questi giorni sta raccogliendo ben altri risultati con il team BMWOracle di Ellison e Coutts.
Se veramente, come dice il Presidente, i budget faranno la differenza, possiamo anticipare che il team inglese, come in altre occasioni, farà incetta di medaglie.
E allora tutto questo per dire che forse è giunto il momento di cambiare strategia: bravi velisti del passato non è detto che siano anche bravi manager, soprattutto nel marketing e nella comunicazione dove negli ultimi anni in Italia c’è un po’ di approssimazione. (riproduzione riservata AM)
Sul supplemento "Mare" del Sole24 Ore in edicola martedì 15 luglio, in prima pagina c’è un’intervista di Antonio Vettese a Sergio Gaibisso, presidente della Federazione Italiana Vela, che dopo 5 mandati parla della situazione della squadra Olimpica.Nell’articolo si cita espressamente Alessandra Sensini come esempio di longevità atletica per determinazione e capacità di adattamento alla nuova classe olimpica. Il Presidente chiude lamentandosi del fatto che altre federazioni internazionali possono vantare budget più alti per la preparazione olimpica: negli anni d’oro il contributo era degli attuali 5 milioni di euro; oggi la federazione può contare solo su 1,6 milioni di euro.
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