Nuoto – Il “fattaccio” di Roma 2009
regionale. Chiaro ed esplicito il messaggio indirizzato verso i "cattivi" Alemanno e Malagò, rei di averlo scansato dal cerimoniale.
Come se si trattasse dell´ennesimo spot elettorale e non del preambolo d´una manifestazione sportiva. Ne è derivato, da parte dell´ex volto- Rai , il bisogno di diramare un comunicato stampa ufficiale attraverso il quale è stata espressa "la preoccupazione per lo stato di attuazione dei lavori relativi ai Mondiali di nuoto di Roma e per la non ottimale
sinergia tra le istituzioni locali e il Comitato organizzatore, invitando a ristabilire il necessario coordinamento e ovviare ai ritardi sul cronoprogramma". Insomma, invece che discettare su Pechino 2009, sul primato italiano stabilito poche ore prima da Alessia Filippi oppure sulla fortuna che ha la Città eterna di ospitare una kermesse di tale livello, si è pensato bene di creare l´ennesima bega filo-politica a un evento che ha i connotati dell´attività fisica e non delle
sedentarietà del Palazzo. Laconico il commento del presidente del Comitato organizzatore dell´evento, Giovanni Malagò: "Ho visto Marrazzo alla cerimonia di avvio del conto alla rovescia per i Mondiali di nuoto e tutto mi ha detto tranne che di aver notato una mancanza di sinergie". Inutile sottolineare che la cerimonia di ieri ha rappresentato una semplice scusa per il Governatore, che quando c´era Veltroni faceva "spallucce" al momento di fare "il numero 2 di turno" e adesso, invece, è meno propenso a fare da comprimario. (Massimiliano Morelli)
Avrebbe dovuto essere una giornata "alla volemose bene" visto e considerato che per Roma, quella di ieri, è stata una mattinata di festa per il "meno 365" all´inizio del Mondiale di nuoto. Invece, complice la già storica querelle fra il governatore del Lazio e il sindaco, il d-day capitolino s´è trasformato in un 18 luglio dal retrogusto amaro.
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