Ad Atene 2004 un bronzo valeva 40 mila euro, un argento 65 mila euro, un oro 130 mila euro. Quattro anni più tardi, in occasione di Pechino 2008, il bronzo arriva fino al tetto di 50 mila euro, l’argento a quota 75 mila euro, l’alloro più importante a 140 mila euro.

La policy del Coni è stata quella di aumentare di 10 mila euro il valore di ogni medaglia rispetto alla kermesse olimpica greca. Il Comitato olimpico azzurro stima di dover pagare circa 5 milioni di euro in premi (nemmeno i Lloyds di Londra hanno accettato di assicurare il nostro massimo ente politico-sportivo). 

Cresce il peso dei "premi" (in caso di medaglia) per la spedizione azzurra guidata a Pechino dal binomio Petrucci-Pagnozzi (rispettivamente presidente e segretario generale del Coni).