Sport&Politica – Detassare i premi degli azzurri di Pechino 2008
A lanciare l’appello è stato Francesco D’Aniello, fresco vincitore della medaglia d’argento nel tiro a volo. Ma l’atleta azzurro è stato immediatamente seguito dagli atleti azzurri che, insieme, chiedono a gran voce di detassare i premi ai medagliati olimpici
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Ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi, e un con quella un premio Coni di 75.000 euro. Ma Francesco D’Aniello sa già che quella cifra si dimezzerà, se le cose restano così come sono. E allora lancia un appello al Parlamento italiano: "Detassate i premi ai medagliati olimpici, così come fanno qui in Cina. Ho saputo che tutti i premi che vengono dati agli atleti cinesi che qui vincono una medaglia sono completamente detassati. Rivolgo allora un appello al Parlamento italiano affinché faccia altrettanto, approvando la proposta di legge presentata circa un mese fa dal nostro presidente Luciani Rossi, che è anche un deputato, di defiscalizzare i premi olimpici del Coni, equiparandoli ai premi di produzione e agli straordinari".
Qualcosa, in effetti, potrebbe cambiare. E’ stato lo stesso Luciano Rossi, deputato del Pdl, a raccontarlo. Rossi, presidente della federazione del tiro a volo, ha infatti spiegato che esiste un disegno di legge sulla possbilità di detassare i premi del Coni ai medagliati olimpici. "Su questa mia iniziativa – ha continuato Rossi – vorrei che il Parlamento si esprimesse in maniera bipartisan. L’iniziativa riguarderebbe solo le medaglie conquistate durante i giochi olimpici e paraolimpici. Si tratta di un gesto di attenzione per quegli atleti che vincendo con la maglia azzurra diventano ambasciatori dell’Italia nel mondo". Ed ha aggiunto: "se verrà approvata chiederò che valga già per le medaglie conquistate a Pechino".
"Spero che approvi presto questa proposta – dice D’Aniello – perché sarebbe una cosa giusta. Quando stavo in pedana non pensavo certo ai soldi, ma poi riflettendoci a mente fredda dico che non è bello ricevere solo il 50% di ciò che ti viene promesso. Noi del tiro, ma vale per tanti altri sport, non guadagniamo molto. E sarebbe giusto che almeno i premi olimpici per chi vince una medaglia non venissero tassati, come fanno qui in Cina".
Si unisce al coro Valentina Vezzali che sottolinea come "la medaglia olimpica arriva una volta ogni quattro anni e con lei anche il premio in denaro. Io di tasse ne pago tante, non chiedo privilegi. Ma ai Giochi contribuiamo a fare grande l’Italia, e poi il premio è un riconoscimento una tantum a quattro anni di lavoro. Noi non siamo come i calciatori, i nostri guadagni non sono stratosferici: sarebbe giusto detassare i premi per le medaglie olimpiche, e non versarne la metà".
Come lei la pensa Giulia Quintavalle, oro nel judo: "Abbiamo portato in alto l’Italia, siamo stati meritevoli; avere un premio dimezzato dalle tasse è un dispiacere. Loro non sanno i nostri sacrifici".
fonte: Eurosport
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