Hydra Properties, collegata all’ADUG (Abu Dhabi United Group), lo stesso che ha acquistato appena un mese fa il Manchester City, è entrata ufficialmente nel mondo dello sport poche settimane prima dell’inizio dei Giochi di Pechino 2008, legandosi con un’operazione di endorsement al Comitato olimpico nazionale degli Emirati Arabi Uniti. 

Adesso il prossimo step è la creazione di una "youth football academy" in partnership con Inter e Milan, due fra i club di calcio più titolati al mondo. L’idea è di aprirlo ad Abu Dhabi ed ha come mission quella di "scoprire" i nuovi talenti del calcio arabo e mandarli a giocare nei ricchi campionati europei: a partire da quello inglese per poi proseguire appunto con quello italiano.

La crescita della popolarità del football nel golfo Persico è confermato dal fatto che, proprio negli UAE, sono previste le edizioni 2009 e 2010 del Mondiale per club (l’ex coppa Intercontinentale), anche se l’Inghilterra con lo stadio di Wembley è in gara per strappare questa opportunità di business ai petroldollari degli arabi. 

Un piano segreto per far crescere la notorietà del calcio (soprattutto quello di livello top) nell’area del Golfo Persico. E’ il progetto che vuole mettere in campo, e non è solo un gioco di parole, Hydra Properties, una delle società più forti negli Emirati nel settore del "real estate".