Motori – A1 Grand Prix soffre la crisi finanziaria
Senza una casa costruttrice alle spalle come la Renault che organizza i weekend World Series, o una solida potenza economica quale è la CVC Capital che è proprietaria della F.1 e, di riflesso, della GP2 (e magari della GP3), organizzare campionati per monoposto è sempre più complicato.
La A1 Grand Prix ha alle spalle già tre stagioni; l’idea di creare un campionato per nazioni, con monoposto Lola-Zytek dipinte con i colori della bandiera del Paese di appartenenza, è stata coraggiosa. Tre campionati fra alti e bassi, la scelta intelligente di correre nel periodo invernale visitando la parte orientale del globo, tutti i continenti visitati. Ma lo sceicco Al Maktoum che aveva dato il via all’operazione, si è tolto di mezzo dopo il primo campionato lasciando oneri e onori a Toni Texeira, che ha continuato a credere nel progetto.
Tanti i soldi persi, ma la voglia di proseguire è stata più forte di ogni prospettiva di abbandonare e quando tutto pareva bloccarsi, è arrivato il grande colpo messo a segno un anno fa da Texeira. L’accordo con la Ferrari per la fornitura di telai e motori per la stagione 2008/2009. Paradossalmente, proprio la scelta che doveva risollevare definitivamente la A1 Grand Prix, la sta affossando. I tanti soldi che sono serviti per far partire il nuovo progetto sono finiti in fretta.
Risultato: i test collettivi di Silverstone sono saltati, la prova di apertura del campionato al Mugello (pista Ferrari, la prima volta della A1 Grand Prix in Italia) è stata rinviata o cancellata, non si sa bene. Ai test collettivi di Donington si sono presentate sei monoposto (comunque bellissime e attraenti, una buona scuola per GP2 o F.1) e altrettante, una più una meno, erano a Snetterton in altre giornate di test organizzate dopo domenica 21 settembre.
Ma è un dato di fatto che RAB Capital, il gruppo finanziario inglese coinvolto nel progetto A1 GP, non presenta più nel suo board l’uomo che più di tutti aveva spinto tale marchio ad avventurarsi nel progetto a quattro ruote. (Alfredo Giuliani)
fonte: Italiaracing
La grave crisi finanziaria delle borse sta coinvolgendo a vario titolo gli organizzatori di eventi sportivi. L’A1 Grand prix, che si presentava come la vera alternativa alla F.1 rischia di chiudere i battenti prima del dovuto, per mancanza di risorse per proseguire concretamente negli investimenti.
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