Per un’ora Mazzone e Cappioli sono stati i nuovi allenatori della Roma

Spalletti esonerato, Totti ko: ma era uno “Scherzi a parte” dell’etere

Roba da far andare ai pazzi i tifosi che ascoltavano la radio in quel momento e chi, all’interno del “Bernardini”, si sarà sentito escluso per almeno un’oretta dai fatti di casa-Roma. Il motivo? Una radio locale, Power Station, ha pensato bene di irradiare le notizia dell’esonero di Spalletti e dell’ennesimo infortunio di Totti. Uno sballo radiofonico, fra l’altro ben congegnato, con collegamenti da parte degli inviati e la chicca dell’intervento di Massimiliano Cappioli che, d’accordo con gli speaker, è stato al gioco non solo confermando la news, ma assicurando pure d’essere stato chiamato al capezzale della squadra in coppia con Mazzone. Credibile o meno la boutade è sembrata tanto veritiera da far correre un po’ di addetti ai lavori (alla ricerca di conferme o smentite) e tifosi, messi davanti al fatto compiuto. Bravi quelli della radio, capaci di tenere botta agli sms e alle telefonate di chi voleva saperne di più. Poi, una volta svelato l’arcano, sono arrivate le scuse verso i creduloni di turno. Che sono stati tanti, così come tanti sono stati quelli convinti di aggregarsi allo scoop, mentre si vocifera perfino di urla lanciate da qualche caporedattore all’indirizzo di subalterni che “s’erano lasciati sfuggire la notizia”. Scherzi a parte, comunque, secondo gli allibratori l’esonero di Spalletti è quotato a 5. La redazione de “la dritta.com” ha spiegato che si tratta di un evento difficile ma non impossibile. No, in questo caso non s’è trattato d’una beffa radiofonica. (di Massimiliano Morelli)

TUTTI NANI!

Se avevamo qualche dubbio sul "nanismo" imperante nel mondo del giornalismo (cartaceo/radio-tv/web) oggi pomeriggio ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Il caso di "Power station" (100.5) che ha preso in giro i "colleghi" per un’ora sull’etere romano rimarrà nell’Olimpo degli scherzi radiofonici. E i giornalisti che ci sono cascati non hanno fatto una bella figura. Come al solito!