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Stadi – La Francia mette sotto la lente d’ingrandimento il problema degli stadi

In Francia l’eco dello studio dell’ESMA sta spingendo la Lfp (l’equivalente della nostra Lega calcio) a investire 1,7 miliardi di euro per la costruzione e l’ammodernamento di diversi impianti – comunque più nuovi dei nostri anche grazie all’onda del Mondiale 1998, più recente rispetto a Italia 90 – anche in vista della candidatura francese per l’Europeo 2016. In Italia, persa – in maniera banale – la corsa a Euro 2012 (e le difficoltà di Polonia-Ucraina non devono certo consolarci) si è smesso di tornare sull’argomento «investire sugli stadi»

In Italia progetti degli stadi di proprietà sono diversi, moderni e futuristici. Qualcuno si è già mosso in maniera decisamente concreta (Juventus, Udinese, Atalanta, Sampdoria), altri cercano l’intesa con gli enti locali (Fiorentina, Bologna, Palermo, Roma, Lazio). Ma la sensazione è che la percezione dell’importanza di stadi davvero produttivi sia ancora un’eco lontana. In Svizzera, a Zurigo, hanno ristrutturato uno stadio come il «Letzigrund» per l’ultimo Europeo: hanno ammodernato un impianto con investimenti ridottissimi (grazie al recupero dei materiali di scarto e alle funzionalità dell’impianto che fornisce energia alla città) e impatto ambientale «zero» (edilizia ecosostenibile, roba che da noi sembra fantascienza, in realtà basata sull’uso del legno e di materiali compatibili).

fonte: Il Corriere dello Sport

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Marcel Vulpis

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