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Sport&Affari – La Lucchese finisce in un vortice

da "La Nazione"/dorso di Lucca

 

A fronte di questi debiti, il curatore fallimentare Francesco Giannecchini ha trovato, presso la Lega Prof di Firenze, la somma di 477 mila euro, cioè il saldo attivo tra vendite e acquisti di giocatori. Il curatore ritiene di poter recuperare, al massimo, 650 mila euro. Resterebbero oltre quattro milioni di debiti impossibili da saldare. Il 30 settembre 2008 e il 30 ottobre, la Lega Prof ha versato a Fouzi Hadj 318 mila euro e dove siano finiti, sta a lui dimostrarlo. Se potrà far vedere, documenti alla mano, che ha saldato gli stipendi a tutti i dipendenti, allora il curatore potrà chiederne la revocatoria, altrimenti sarà bancarotta fraudolenta preferenziale. Non solo. L’avvocato Giannecchini ha anche accertato, presso il collegio arbitrale della federazione a Coverciano, che esiste un contenzioso dove i giocatori della Lucchese chiedono i danni patiti a seguito della mancata iscrizione in C1: la richiesta è pari a 2 milioni di euro. L’Enpas, l’Inps e l’Inail vantano un credito complessivo di 600 mila euro mentre i mancati versamenti dei contributi ai dipendenti ammontano a 950 mila euro.

 

 

 

Ma non è tutto. Il professionista viareggino ha appurato che pochi mesi prima del fallimento, Fouzi Hadj aveva sottoscritto presso un notaio di Genova, l’impegno a versare un milione di euro per l’aumento di capitale. Hadj disse al notaio che aveva fatto un bonifico, ma, in realtà, il documento presentato altri non era se non un fotomontaggio. Giannecchini ha scoperto che, per poter iscrivere la società al campionato, Hadj aveva presentato alla Figc una fidejussione con tanto di firma, falsa, del vicedirettore generale della Banca di Roma, autenticata da un notaio inesistente. Per questo motivo, sia Hadj sia un suo stretto collaboratore, sono stati denunciati.

 

 

 

Capitolo creditori. La precedenza verrà assegnata, dopo aver saldato le spese di giustizia, ai dipendenti, calciatori compresi. Poi sarà la volta dei liberi professionisti e degli artigiani; quindi gli enti previdenziali, poi l’erario. Infine la massa dei creditori chirografi, fornitori e banche. Ebbene, questi ultimi non vedranno nemmeno un euro per cui, seppure con tanta amarezza, dovranno mettersi l’anima in pace. Una curiosità: se la Cassa di Risparmio di Lucca piange per i 240 mila euro perduti, l’Unicredit di Genova non ride, avendo dato a Hadj, senza garanzie, la bellezza di 392 mila euro. E il San Paolo di Torino è messo ancora peggio. Giannecchini depositerà in duplice copia la propria relazione conclusiva: una al tribunale e una alla procura. Il periodo preso in esame da Giannecchini va dal 2002 al 2008 investendo anche la gestione di Aldo Grassi. Le eventuali responsabilità riguardarebbero non solo Hadj, ma i componenti dei vari «Cda», i sindaci revisori, i direttori generali e alcuni dipendenti amministrativi equiparati ai dirigenti.

  

Il quotidiano toscano "La Nazione" ha raccontato di recente le problematiche societarie della Lucchese calcio. Sporteconomy.it ha scelto di riprendere questo articolo che fa capire come la crisi stia colpendo anche il calcio di seconda/terza fascia, come nel caso della Lucchese.

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Marcel Vulpis

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