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Marketing – Omega ai Mondiali di atletica indoor

Nonostante i Giochi Olimpici siano l’evento sportivo mondiale più importante e ambito, gli esperti OMEGA nel settore del cronometraggio, sono presenti ogni anno ad alcuni fra i più prestigiosi appuntamenti internazionali di atletica. Quest’anno, infatti, Omega è lieta di partecipare in veste di Official Timekeeper, ai Campionati Europei di atletica indoor che si terranno a Torino, dal 6 all’8 Marzo 2009. La Maison svizzera sarà inoltre sponsor e cronometrista anche dei sei tornei IAAF Golden League e di quattro tornei Super Grand Prix.

 

 

 

La lunga  tradizione OMEGA nel settore del cronometraggio sportivo risale a oltre un secolo fa: è infatti nel 1909 che i cronografi OMEGA si sono imposti come segnatempo d’eccellenza nella leggendaria Gordon Bennett Cup, una gara che vide la partecipazione di 73 mongolfiere e un dirigibile, decollati nei pressi di Zurigo. OMEGA realizzò il primo cronografo nel 1898 e, nel giro di un decennio, i suoi segnatempo trovarono impiego in oltre 16 competizioni sportive diverse.

 

 

OMEGA E I GIOCHI OLIMPICI

Fu nel 1932 che OMEGA ricoprì il ruolo di Cronometrista Ufficiale dei Giochi di Los Angeles, fornendo 30 cronografi di alta precisione, tutti dotati di certificato di cronometro dall’Osservatorio di Neuchâtel, da utilizzarsi in tutte le discipline. Fu proprio la precisione, ufficialmente certificata, dei cronografi, a far sì che la scelta del Comitato organizzativo olimpico cadesse su Omega. All’epoca, si usava esprimere i risultati ufficiali in quinti e decimi di secondo.

 

Impressionate il confronto Omega tra i primi Giochi con la sua partecipazione olimpica a 76 anni di distanza. Infatti a Pechino, 450 cronometristi e tecnici OMEGA, supportati da oltre mille volontari locali appositamente preparati, hanno installato circa 420 tonnellate di attrezzature, fra cui 70 tabelloni pubblici e 322 riguardanti specifiche discipline, 175 km (105 miglia) di cavi e fibre ottiche, 65 generatori televisivi nonché dispositivi all’avanguardia di cronometraggio e gestione dei dati, progettati dalla Maison orologiera e adattati alle necessità di ciascuna disciplina sportiva.

 

Oltre al ruolo di Official Timekeeper, OMEGA è nota anche come l’azienda a cui si deve la ricerca, lo sviluppo e la creazione di alcuni fra i più noti dispositivi impiegati nel cronometraggio sportivo di precisione. Ecco una panoramica di alcuni fra le strumentazioni più note.   

 

  SCAN’O’VISION OMEGA

 

 

 

Forse il più noto dispositivo di cronometraggio sportivo utilizzato per l’atletica è lo Scan‘O’Vision OMEGA, il fotofinish installato sulla linea di arrivo per le corse di velocità, quelle ad ostacoli e altre gare.  Nonostante l’introduzione dei primi “occhi elettrici” (cellule fotoelettriche) risalga al 1920, fu solo nel 1948, in occasione dei Giochi Olimpici di Londra, che OMEGA utilizzò questi dispositivi per azionare gli otturatori delle fotocamere. Oggi, il sistema Scan’O’Vision di nuova generazione riesce a cogliere più di 2000 immagini al secondo in alta definizione da 2048 pixel e ognuna di queste riporta il tempo corrispondente. L’altissima risoluzione di queste immagini significa che i giudici del photofinish hanno la possibilità di effettuare uno zoom sui dettagli sempre migliore accelerando così i tempi per i risultati finali soprattutto negli arrivi di due o più atleti che, a occhio nudo, sembrano avvenire contemporaneamente.

 

BLOCCHI DI PARTENZA E TEMPI  DI REAZIONE

I sensori incorporati nei blocchi di partenza rappresentano un elemento fondamentale dei rivelatori high-tech delle false partenze OMEGA. Ciascun gruppo dei blocchi è dotato di un altoparlante collegato alla pistola dello starter, in modo che tutti i partecipanti sentano lo sparo del via esattamente nello stesso momento.

All’inizio di ogni gara, il sistema di individuazione delle false partenze misura il tempo di reazione di ciascun corridore, definibile come l’intervallo fra il suono della pistola e la reazione dell’atleta. La reazione del corridore (vale a dire la pressione esercitata dal piede contro il blocco partenza) viene rilevata dai sensori incorporati nei blocchi di partenza e misurata dal dispositivo di cronometraggio OMEGA: se l’intervallo di tempo misurato risulta inferiore al tempo di reazione possibile al segnale di partenza da parte dell’atleta, si ha una falsa partenza, che viene debitamente segnalata dal cronometrista.        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TRANSPONDERS, RFID E GPS

Il team di ricerca e sviluppo di OMEGA Timing continua a sforzarsi di incrementare precisione e affidabilità dei propri sistemi di cronometraggio. Fra gli eventi più affascinanti dei Giochi Olimpici si annoverano sicuramente la maratona maschile e femminile. All’inizio della gara, i cronometristi OMEGA dotano ciascun partecipante di un transponder, vale a dire un minuscolo dispositivo elettronico in grado di ricevere un segnale radio (wireless) e rispondere al medesimo: ciascun concorrente porta il transponder fissato a una scarpa. Durante la gara, i corridori oltrepassano una serie di antenne installate lungo il percorso: le antenne attivano i transponder, facendo sì che inviino al dispositivo ricevente OMEGA un codice identificativo unico e inalterabile. Questo sistema, basato sulla tecnologia nota come RFID (radio frequency identification o identificazione a radiofrequenza), consente a OMEGA di registrare i tempi di ciascun atleta a intervalli di tempo specifici nel corso della gara.

 

Durante le maratone, OMEGA utilizza inoltre dispositivi basati sulla tecnologia GPS (Global Positioning System, sistema di posizionamento globale) al fine di provvedere alla mappatura in tempo reale dei concorrenti nel corso della gara. Grazie a un trasmettitore GPS installato sull’ automobile che segue il percorso precedendo di poco il corridore in testa, i cronometristi potranno rilevare con la massima precisione la posizione dei partecipanti nelle prime posizioni. La tecnologia GPS e RFID/transponder consentirà dunque a OMEGA di garantire agli spettatori di tutto il mondo informazioni dettagliate come mai in passato.

 

 

 

CRONOMETRAGGIO SPORTIVO DI CLASSE MONDIALE CON UN ACCENTO ITALIANO

Una parte delle tradizione OMEGA, nel ruolo di cronometrista, è fortemente legata all’Italia. I Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo, tenutisi nel 1956, videro infatti l’esordio dei cancelletti di partenza per le gare di sci alpino. Il tempo di partenza veniva indicato in maniera automatica da un segnale acustico sincronizzato con il conto alla rovescia luminoso (rosso, giallo e verde) di un semaforo.

 

Quattro anni più tardi, a Roma, fu l’ultima volta che si assegnò la vittoria di una gara olimpica sulla base di una decisione umana. I sei giudici che avevano cronometrato con i loro cronografi i due atleti giunti al traguardo per primi, non espressero un giudizio unanime. Il giudice di gara, chiamato a pronunciare un parere definitivo, si vide quindi costretto a prendere, quella che, all’epoca, apparve  una decisione del tutto arbitraria. La risultante controversia evidenziò la necessità di un sistema elettronico inconfutabile. I touch-pads avrebbero fatto così il loro debutto olimpico nel 1968 diventando il nuovo sistema impiegato. 

 

Nel 2006, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, alle caviglie dei pattinatori di velocità vennero fissati appositi transponder, in modo da consentire ai cronometristi di registrare e monitorare improvvise accelerazioni, le diverse velocità mantenute e anche l’interruzione  imprevista di una gara in seguito alla caduta dell’ atleta sul ghiaccio.

 


 fonte: Omega Italia

 

 

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