Eventi – La FIR presenta la candidatura per i Mondiali 2015/2019 a Roma
“L’Italia sarà la prossima meta”. E’ questo lo slogan scelto dalla Federazione Italiana Rugby nella campagna promozionale di avvicinamento alla richiesta di candidatura ufficiale per organizzare l’edizione della Coppa del Mondo di rugby in programma nel 2015 o nel 2019.
A tal proposito presso l’area Hospitality del Peroni Village allo stadio Flaminio si è svolto questo pomeriggio un workshop economico finanziario sulla base di una documentazione derivante dall’esperienza vincente di Francia 2007.
Roberto Ghiretti, presidente dell’omonimo studio, ha introdotto i lavori presentando gli oratori intervenuti all’interessante convegno sottolineando l’importanza che, per un Paese, riveste l’organizzazione di un evento come un campionato del mondo sia sotto l’aspetto economico che sportivo.
Il consigliere federale Pierluigi Bernabò portando il saluto del presidente Dondi e della Federazione si è detto orgoglioso all’idea di pensare che l’Italia possa essere in corsa per poter organizzare una delle prossime edizioni della Coppa del Mondo. “Nessuno fino a pochi mesi fa – ha dichiarato – pensava che l’Italia potesse essere in lizza per ospitare un evento sportivo di tale importanza. E’ un sogno che culliamo fiduciosi. Ci giocheremo la partita nella speranza di andare in meta.
E’seguito l’intervento di Andrea Costantini Scala, vicepresidente del comitato promotore per la candidatura italiana, che ha rimarcato come in poco tempo, grazie ad una efficace struttura, si sia svolto in maniera celere. Ringrazio i collaboratori francesi che ci hanno offerto la possibilità di lavorare in poco tempo. Ci auguriamo di poter essere prescelti ed ottenere i risultati economici-sportivi ottenuti in occasione di Francia 2007. Nell’ultima edizione della Coppa del Mondo è stata registrata la partecipazione di duemilioni e mezzo di spettatori . Noi puntiamo a duemilioni e ottocentomila spettatori e crediamo che il nostro antagonista inglese forse non potrà raggiungere questa cifra”.
Costantini Scala ha poi elencato le dieci città che ospiteranno l’eventuale edizione italiana del campionato del mondo. Sedi che sono state ripartite in quattro zone: nord-est (Verona e Padova), nord-ovest (Torino, Genova, Milano) centro (Firenze e Roma), sud (Napoli e Palermo). La decima città prescelta è Marsiglia e questo perché la città francese nell’ultima edizione della Coppa del Mondo è risultata fra le più frequentate. Costantini Scala ha sottolineato che le partite di rugby nelle città prescelte non ostacoleranno l’attività delle squadre di calcio impegnate nel campionato italiano e nelle eventuali coppe europee.
Stephane Allio di Havas Sports che ha collaborato all’edizione francese del mondiale ha sottolineato l’importanza di portare in Italia una competizione della valenza di una Coppa del mondo di rugby che rappresenta in assoluto il terzo evento mondiale dopo l’Olimpiade ed il mondiale di calcio.
La parte finale del convegno ha visto protagonisti Etienne Thobois e Edouard Donnelly, rispettivamente direttore generale del comitato organizzatore della Coppa del Mondo 2007 e responsabile dei rapporti istituzionali.
Durante un’ esauriente carrellata sono state rivisitate le varie tappe che sono seguite nell’organizzazione della manifestazione transalpina sottolineando il successo economico-finanziario ottenuto ed i risultati di eccellenza conseguiti. Oltre alle ricadute economiche i due oratori hanno messo a fuoco il successo delle iniziative di intrattenimento, l’importanza e la disponibilità di ben seimila volontari, il picco di sviluppo che ha fatto registrare il turismo e, soprattutto, l’esplosione registrata sotto l’aspetto dei tesserati.
fonte: Federugby.it
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