Bayern Monaco, Manchester United, Real Madrid. Non è il podio della prossima Champions League (anche perché gli spagnoli sono già a casa), ma la classifica dei primi club europei in termini di introiti derivanti da sponsorizzazione sulle maglie. Lo ha reso noto l’agenzia tedesca Sport und Markt, specializzata in marketing sportivo, nell’annuale pubblicazione «Jersey Report 2008/09» (Rapporto sulle divise di gara).

I bavaresi ricevono circa 20 milioni dalla T-Home (telecomunicazioni), lo United 17,7 dalla AIG (assicurazioni), le merengues 15 milioni dalla Bwin (scommesse) che versa anche 12 milioni nelle casse del Milan, quinto dietro al Chelsea: 12,6 milioni dalla Samsung (elettronica); uguale a quella dei rossoneri la sovvenzione che Gazprom (colosso energetico russo) versa ai tedeschi dello Schalke.

Nel 2008/09 la Bundesliga è tornata il torneo leader negli introiti da sponsor di maglia grazie a un incremento di 7,4 milioni di euro (7,2% del totale) nel fatturato complessivo che ha permesso al massimo campionato tedesco di raggiungere i 102,9 milioni totali. E’ tornata al secondo posto, scavalcata dai tedeschi, la Premier League: soprattutto per la fatale svalutazione della sterlina rispetto all’euro – conseguenza e nello stesso tempo concausa della crisi economica mondiale – poi per un caso particolare che riguarda l’Aston Villa.

Il club di Birmingham ha preferito mettere sulle proprie maglie il logo di un’organizzazione benefica invece del classico marchio pubblicitario. Con il conseguente azzeramento di introiti da sponsor sulla divisa di gioco.

fonte: Corsport