"Chi più vince, più perde". Con questo slogan ieri Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia Sporteconomy.it, ha sintetizzato la situazione del calcio italiano di serie A, soprattutto a livello di top club, ovvero di società che puntano alla conquista di trofei in ambito nazionale/internazionale.

Il caso più eclatante è quello dell’Inter, che, post "Calciopoli",ha inalellato una serie di vittorie e scudetti nazionali. Nel 2007/8 (dati al 30 giugno 2008), per esempio ha segnato un "rosso" di 148 milioni di euro. E questa perdita è anche più forte se si considerano i dati della stagione precedente (2006/7): -206 mln di euro.

Il club di Massimo Moratti ha anche un altro record "negativo": 197 mln di euro per le spese dei collaboratori/staff, ma soprattutto dei calciatori. Questi ultimi sempre nel 2007/8 hanno ricevuto anche premi di rendimento totali per 28 mln di euro (sono stati 20 mln nel 2006/7). I costi del personale assorbono circa il 97% del valore della produzione del club. 

E il fronte ricavi?. Nel 2007/8 i ricavi da diritti media (considerando tutte le piattaforme distributive di questi "rights") sono stati pari a 126 mln. A questi bisogna aggiungere i 31 mln di euro dei contratti pubblicitati/sponsorizzativi e 31 mln del ticketing. 

Ieri su Skysport24 si è parlato di bilanci dei club di serie "A" con attenzione alla situazione dell’Inter F.c., che si prepara questa settimana (Milan permettendo) a conquistare un nuovo scudetto.

In studio anche il collega Ramazzotti de Il Corriere dello Sport, con la conduzione di Fabio Tavelli (volto di Sky). Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia Sporteconomy.it ha illustrato i dati dei bilanci di diverse società della prima divisione italiana.