Con queste parole il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha spiegato all’agenzia Sporteconomy, le ragioni della candidatura olimoica, che si va ad affiancare a quelle di Venezia e Roma. Nelle prossime ore è atteso l’intervento del governatore della Puglia, Niki Vendola (nella foto), chiamato dallo stesso Emiliano a partecipare al progetto di candidatura.

"Bari olimpica ha un senso e ha la possibilità di risultare vincente, perchè Roma e Venezia sono due città delicatissime soprattutto sul terreno della mobilità e del trasporto. Bari, invece, si muove già da tempo integrando il sistema portuale con quello aeroportuale, ferroviario e urbanistico. Un’assoluta rarità per l’Italia e soprattutto nel Mezzogiorno". 

Emiliano segue quindi il "modello Lula": umiltà da un lato, concretezza dall’altro ("Dovremo dare conto di ogni euro investito nel progetto", ha dichiarato il sindaco pugliese), puntando sui punti di forza di una città, che, tra qualche ora, si sveglierà iniziando a sognare di diventare host-city olimpica nel 2020. 

"Per prima cosa tengo a sottolineare che quella di Bari per i Giochi estivi del 2020 è una candidatura seria", ha spiegato in esclusiva Michele Emiliano – primo cittadino di Bari (nella foto durante i festeggiamenti per la vittoria alle ultime comunali). "Puntiamo a presentare un nuovo modello organizzativo e gestionale che garantisca un ritorno certo per la collettività e il territorio…In caso di vittoria sarà la fine della "questione meridionale" e la vittoria (non solo sportiva,ndr) di tutto il Sud Italia".