La pallavolo femminile guarda al mercato del largo consumo per intercettare nuove opportunità commerciali, oltre che in ambito marketing. E’ l’idea guida della Lega volley femminile, che chiuderà, quest’anno, con un giro d’affari di 2 milioni di euro, coperti in parte maggiore dagli accordi di sponsorizzazione, oltre che dai diritti tv (Sky investe su base stagionale circa 500 mila euro). La Lega è sponsorizzata da un poker di aziende (Findomestic, Seat auto, Pai e Ferrero), oltre che da diverse realtà nel settore delle forniture tecniche (tra questi Champion, Gerflor e Molten), ma adesso punta ad aprirsi al mercato, a partire da quello della moda.

“Così come è avvenuto nel calcio maschile, dove marchi del fashion stanno sponsorizzando club e selezioni nazionali, anche nella pallavolo potrebbero entrare marchi dell’abbigliamento”, ha spiegato Mauro Fabris, presidente della Lega. “Nell’intimo, per esempio, ha debuttato il gruppo Yamamay, che sta portando avanti importanti investimenti, il prossimo passo è quello dell’ingresso della moda, che potrà utilizzare la nostra piattaforma sportiva per dialogare con l’universo della donna”.

I numeri della pallavolo rosa confermano il trend di crescita: 25 squadre tra prima e seconda divisione, tre squadre italiane ai vertici delle competizioni europei, 500 mila spettatori dal vivo (+100 mila presenze rispetto al precedente campionato), i palazzetti dello sport quasi sempre esauriti. Più in generale anche analizzando i dati del movimento volley, il 75% dei tesserati (un totale di 320 mila unità) è costituito da donne.

“Guardando al futuro”, spiega il numero uno della LVF, “dobbiamo investire nella comunicazione e nei new media, per avvicinare a questa disciplina soprattutto i giovani, target strategico per molte aziende. A partire dal web e dall’utilizzo dei social network, sempre più diffusi soprattutto in determinate fasce di età”.

fonte: ItaliaOggi