Serie A - Serie B

Rassegna stampa – Una cittadella per il Dall’Ara

Una «cittadella» intorno al Dall’Ara
Stadio, spunta un nuovo restyling

Il piano di uno studio di architetti piace a Menarini
Ora arriva al vaglio del comune

Copertura totale e parcheggi interrati, aree per altri sport e negozi. Il nuovo progetto

Copertura totale e parcheggi interrati, aree per altri sport e negozi. Il nuovo progetto

 

La questione dello stadio è ancora di strettissima attualità a Bologna, anche se apparentemente la città sembra esclusa dalla lista delle candidature per ospitare le partite di Euro2016. Dopo aver rimpallato il primo tentativo dei Menarini, che negli scorsi mesi avevano proposto un progetto di nuovo stadio da costruire, sembra che il Comune ne stia valutando un altro di tutt’altra sostanza ad opera di professionisti e architetti bolognesi che, interpellati, hanno preferito non comparire. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di un’idea ambiziosa che riguarderebbe l’intera area adiacente il Dall’Ara, per riqualificarne gli spazi, affidandosi però alla struttura «storica» dello stadio. Una soluzione da sempre caldeggiata dal Comune, che più volte si era espresso sull’attenzione da dedicare all’attuale impianto e alle strutture che contiene per evitare di trovarsi con un’area «dimenticata» a due passi dal centro della città. E secondo le indiscrezioni anche i Menarini sarebbero disponibili a valutare questa ipotesi.

EURO 2016 – Negli ultimi giorni gli stadi sono finiti sotto i riflettori in tutta Italia, a causa delle quattro partite di serie A rinviate per gelo e neve. E ancora una volta, l’inadeguatezza di molti impianti è stata la causa scatenante. Ieri ne ha parlato anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci: «Alcuni dei nostri stadi sono vetusti, ma non drammatizzerei. Tanti stadi vanno ristrutturati: c’è una legge, speriamo vada avanti». Lunedì nel consiglio federale s’è parlato ovviamente di questo e dello status quo degli stadi italiani in vista della candidatura a ospitare gli Europei di calcio del 2016. Bologna ad oggi è fuori dalla lista delle città in grado di far parte della proposta della Figc, ma i rumors che filtrano sembrano lasciare uno spiraglio per quelle città (fra cui anche Genova e Napoli) che non hanno ora i requisiti ma che rappresentano centri importanti sul territorio. A patto che queste città si muovano velocemente e propongano qualcosa di concreto.

IL DALL’ARA – Il Comune è molto attento alla situazione del Dall’Ara e nei giorni scorsi ha avuto un primo contatto informale sul progetto di riqualificazione dell’attuale impianto. Molti i lavori da compiere, per rientrare nei parametri Uefa: la copertura totale dello stadio, la realizzazione di parcheggi, il miglioramento della viabilità e della sicurezza nel perimetro dell’impianto. Ciò va fatto conciliare con le esigenze del quartiere, che in alcune domeniche è letteralmente ostaggio delle partite del Bologna. Le richieste dell’Uefa sono rigidissime ma la soluzione al vaglio sarebbe in grado di calarle all’interno del contesto urbano della città attraverso dei parcheggi interrati in luogo dell’attuale Antistadio e utilizzando una passerella sopraelevata per accedere allo stadio, evitando così di congestionare via Andrea Costa. E poi ancora via la pista di atletica e dentro spazi commerciali e per lo sport, la rivalutazione della struttura originaria del Dall’Ara denudata dei piloni verdi eretti per Italia ’90. Volando un po’ con la fantasia, si potrebbe parlare di una vera e propria cittadella dello sport che nelle intenzioni potrebbe sorgere attorno all’impianto. Accontentando così anche le richieste del Coni provinciale, che da tempo chiede più aree per lo sport di base.

I COSTI – Permane però quello che è stato finora il freno più grande ai progetti legati allo stadio: il costo e i finanziamenti. Il Comune ha sempre sottolineato di non potersi accollare spese, e per riqualificare l’area del Dall’Ara è possibile ipotizzare costi superiori ai 100 milioni da attribuire a imprenditori privati. Tanti denari, meno di quel che costerebbe uno stadio nuovo però. E soprattutto, investiti su un’area esistente, per la quale non sarebbe nemmeno vincolante avere un Bologna vincente o stellare. Su questa strada, e qui sta il nodo cruciale, nei prossimi giorni dovranno intrecciarsi e incontrarsi gli interessi di Palazzo d’Accursio e dei Menarini. Finora, tutti i tentativi legati alla costruzione di super impianti sono naufragati. Romilia era un progettone faraonico, molto costoso, molto vasto, certamente innovativo ma altrettanto certamente troppo decentrato. Poi, discutendo fra Funo, Bentivoglio, il Caab o Borgo Panigale, non s’è mai cavato fuori nulla e anche il progetto della Cogei ha preso un binario morto. Tante parole, migliaia di ettari con attorno l’alone di una grande domanda: Bologna ha bisogno di uno stadio nuovo? Ora la città potrebbe trovare una risposta talmente convincente da metterla di nuovo in corsa per gli Europei: il Dall’Ara del nuovo millennio.

fonte: www.corrieredibologna.corriere.it 

Sporteconomy presenta un interessante articolo del "dorso" di Bologna del Corriere della Sera, sul tema della futura cittadella del Bologna. 

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