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Esclusiva Mediagol.it – Le ragioni del divorzio tra Palermo calcio e Betshop

Riccardo Tamiro, direttore del Centro Studi Skirmony ed ex country manager di Betshop, ha voluto chiarire ai microfoni di Mediagol.it la sua posizione nella vicenda, venuta alla luce nella giornata di ieri, di un contenzioso in corso tra Palermo e lo sponsor di maglia Betshop.

 

"Io faccio parte del Centro Studi Skirmony, che si occupa di consulenze rivolte per lo più agli operatori di gioco internazionale, annoveriamo tra i nostri clienti i più importanti operatori del mondo, Master Gaming è il primo e via via tutti gli altri. Apprendo con dispiacere che in questi giorni mi sono stati attribuiti dei ruoli all’interno del Palermo Calcio e della Leisure and Gaming, vengo tra l’altro inserito nell’ambito di circostanze che non mi sono mai appartenute e mai mi apparteranno. Chiarisco la mia posizione in due parole, sono per prima cosa scevro da qualunque responsabilità che ha poi suggerito la Leisure and Gaming a rivedere il contratto. Io ho dato la mia consulenza per formulare il contratto essendo a quel tempo consulente per l’operatore di gioco. All’epoca mi sono rapportato con Rinaldo Sagramola del Palermo e con lui abbiamo perfezionato il contratto. E’ normale che, come in tutti i rapporti professionali, possa accadere che nascano dei rapporti personali, nel nostro caso un rapporto di cordialità e di amicizia".

 

Sulla campagna abbonamenti del Palermo

Riccardo Tamiro, ex consulente del Palermo per l’ultima campagna abbonamenti del club rosanero ha parlato dei risultati considerati deludenti da Zamparini, motivando il parziale insuccesso con le tante innovazioni apportate.

 

"Sicuramente è stata una campagna abbonamenti che sembrava dovesse definirsi con numeri sicuramente diversi da quelli che alla fine si sono concretizzati. Campagna abbonamenti che non ha pagato le aspettative del presidente, ma anche una campagna che a mio parere è criticabile come tutte le cose, innovativa dal punto di vista della comunicazione.

 

E’ stata una campagna acquisti partecipativa, non ricordo nel breve periodo in cui sono stato a Palermo che qualcuno mi abbia raccontato storie annoverando o addirittura citando chissà quali idilliache campagne abbonamenti precedenti a quelle da me organizzate. Nella campagna abbonamenti penso che abbiano inciso diversi fattori. Forse Zamparini dice bene quando sostiene che la città deve col tempo iniziare a pensare ad una squadra che il presidente con impegno sta cercando di portare in ambito europeo. Credo sia un aspetto che la piazza ancora non percepisce. Forse anche la scelta del mister ha intaccato l’attaccamento tra tifosi e società, i tifosi forse si sono sentiti messi da parte nella scelta di Zenga. Anche l’aspetto del pricing, anche questo innovativo, è stato percepito come contrario alla tradizione a cui l’audience palermitano era abituato.  Da esperto di marketing non mi ero illuso che questo potesse essere facilmente recepito in pochi mesi dal pubblico palermitano. Però ci abbiamo messo tutto l’impegno e ringrazio ancora il Palermo Calcio di avermi dato questa opportunità di conoscere Palermo, un luogo dove ancora oggi i valori hanno importanza. Da lì ho fatto tutto quello che era nelle mie capacità, penso che siano giuste le critiche perché abbiamo fatto qualcosa di nuovo, come il triangolare “Win Win Palermo”, ricordo la presentazione della squadra, anche quella una grande innovazione".

 

Sulla decisione dello sponsor di rompere il rapporto con il Palermo

Riccardo Tamiro, ex consulente di Betshop e del Palermo Calcio, ha parlato ai microfoni di Mediagol.it delle vicende legali che sembrano in questi giorni interessare Leisure and Gaming e il club siciliano. "L’inadempienza di un tesserato può essere considerata una inadempienza contrattuale della società? Io posso dire la mia a livello personale e non come professionista, io fin dai tempi dei primi contatti, ho espresso sempre decisione nel sostenere la necessità di una riflessione circa l’adozione di certe scelte, facendo anche presente che il tesserato è un ragazzo, e ricordo che di questo ne è stato preso nota nei verbali. Mi sono sempre opposto a quella decisione dicendo che qualunque contratto e qualunque capoverso di qualunque articolo avesse dato luogo a una risoluzione del contratto in circostanze del genere sarebbe stato doveroso considerare il valore etico. Il valore etico deve prevalere in queste occasioni come spirito di buon senso e di responsabilità. A causa della mia forte opposizione la Leisure and Gaming mi chiese di rimettere il mio contratto e io mi dimisi".

 

 

Sulla risoluzione del contenzioso tra Leisure and Gaming e Palermo

Riccardo Tamiro, ex consulente di Betshop e del Palermo Calcio, ha provato a fare un pronostico sull’esito della vicenda che vede coinvolte le due società. "Come finirà? Il Palermo sta facendo quello che prevede il contratto, ha chiesto e ha ottenuto il giudizio arbitrale, io ho già dato tutta la mia disponibilità al Palermo nell’essere vicino alla società in quello che sta accadendo. In più ho già detto che le motivazione assunte dal Palermo e l’ostinazione, giusta non sta a me giudicarlo, sta in principi giurisprudenziali che sicuramente daranno al Palermo calcio la possibilità di chiedere il rispetto del contratto, anche perché il Palermo non ha dato seguito alla richiesta della Leisure and Gaming ritenendo quelle motivazioni oggetto di pretesto. Cosa succederà? Sicuramente se gli inglesi hanno fatto quella scelta probabilmente c’è una ragione. Fa fede quello che c’è scritto nei contratti. Purtroppo i contratti sono scritti per essere letti e non per essere interpretati, quella situazione (la positività di Moris Carrozzieri all’antidoping, ndr) prevede la risoluzione del contratto e visto che il contratto è scritto in quei termini e le parti non hanno subito alcuna opera di costrizione non sono ottimista. Penso però che sarebbe preferibile per il Palermo e per la Leisure and Gaming di non arrivare fino alle aule dei tribunali".

 

http://www.mediagol.it 

Intervista esclusiva “Mediagol.it” a Riccardo Tamiro, ex country manager di Betshop (marchio detenuto da Leisure & Gaming), lo sponsor del Palermo attualmente in rotta con il club rosanero.

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