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Marketing – Gli stati europei contestano le sponsorship di maglia dei marchi del betting

POLONIA – Galeotto fu lo sponsor? Per la presenza del marchio Betclic sulla maglie del Trentino Volley nella gara di martedì sera, ritorno dei Quarti di finale di Champions League, giocata sul territorio polacco l’Erario di Polonia pare che si stia preparando per una sanzione di carattere pecuniario nei confronti della società campione d’Europa in carica di 1 milione di zloty, pari a 259.000 € circa…

La notizia è stata riportata nella giornata di ieri da diverse testate giornalistiche e radiofoniche di Varsavia e dintorni, dopo la partecipazione della Trentino Betclic nella sfida di Champions, dove sulle maglie del team di patron Mosna era in bella vista il marchio della società di scommesse inglese, sponsor di denominazione di Trento proprio per la massima rassegna continentale.

A diramare la notizia quella che di fatto è la prima emittente radiofonica nazionale di Polonia, la RMF fm, anticipazione poi ripresa dalla testata giornalistica Dziennik.Qui si riporta come in Polonia, al momento, sia vietato pubblicizzare il marchio di società si scommesse non autorizzate ad operare sul territorio nazionale. Un vincolo che pare non sia stato rispettato dalla società trentina che a Resovia ha giocato con la maglia nera e lo sponsor in bella vista stampato in bianco.

Stando alle informazioni riportate dalle testate giornalistiche polacche gli uffici dell’Erario di Varsavia hanno fino a tre mesi per emettere la sanzione.

In attesa di verificare con la società di Trento la posizione del club e dello sponsor, c’è da chiedersi con quale nome e denominazione potrebbe scendere in campo la Trentino Betclic a Lodz, per la Final Four di Champions League… Si pagherà una nuova multa, maglia senza sponsor o si ricorrerà ad un escamotage come quello del Werder Brema di calcio che avendo lo sponsor "Bwin", per superare l’ostacolo della multa dove non permesso, si fece stampare sulle maglie da gioco la scritta, chiaramente riconducibile alla sponsorizzazione originale, "We Win"

Casi analoghi.

Real Madrid – Non è la prima volta che una sponsorizzazione sportiva di società operanti nel mondo delle scommesse hanno dovuto fare i conti con le singole normative legislative nazionali. A febbraio le Merengues, il Real Madrid di calcio, sono scese in campo nello stadio Gerland di Lione senza lo sponsor sulla divisa per una partita di Champions League. Si tratta infatti di uno sponsor che reclamizza un sito di scommesse che, in quanto tale, non può essere ancora pubblicizzato in Francia. La normativa francese ancora oggi in vigore, infatti, mantiene il gioco d’azzardo sotto il monopolio dello Stato, operato attraverso la Francaise des Jeux, e non consente, al momento, di esercitare attività imprenditoriali di questo tipo ad altri soggetti.

Per il Real Madrid quello in Francia è un dejà-vu. Sempre in Champions League, gli spagnoli hanno dovuto giocare in maglia completamente bianca in due precedenti occasioni: a Zurigo, per un problema simile con il diritto svizzero e contro i francesi dell’Olympique Marsiglia nella fase iniziale a gironi.

Milan – Un problema simile a quello della Trentino Betclic è accaduto anche in Italia, con il Milan che aveva dovuto affrontare lo stesso tipo di inconveniente a causa del marchio Bwin sulle proprie maglie, sponsor del Milan dal 2006 al luglio di quest’anno. In Germania a Monaco e a Brema, in due occasioni diverse si parlò di possibili multe per 100.000 e 50.000 €.

 

fonte: Volleyball.it 

Crescono i casi di multe nei confronti dei marchi del betting presenti sulle maglie delle squadre professionistiche del mondo del calcio o del volley. In alcuni stati europei, come per esempio la Francia, la Germania o la Polonia, la pubblicità delle aziende di scommesse sportive non è al momento permessa. 

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Marcel Vulpis

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