Calciopoli – Abete sulle intercettazioni : “dalla FIGC massima attenzione e trasparenza”
Sul piano normativo e disciplinare, “la titolarità – ha ricordato lo stesso Abete – è degli organi di giustizia federale, che svolgono la loro attività in piena autonomia, nel rispetto dello statuto e dei regolamenti della Figc. Dopo l’udienza del 13 aprile saranno valutati i passi da compiere l’auspicio è di seguire tutte le vicende con il massimo rigore e rispetto”. A questo proposito il presidente, nel comunicato relativo al Consiglio federale e nel corso della stessa conferenza stampa, ha voluto peraltro esprimere un richiamo “affinchè in ogni sede venga rispettata la memoria delle persone che essendo decedute, e parlo di Giacinto Facchetti, non hanno la possibilità di difesa e perchè le scelte delle gestioni commissariali vengano lette e contestualizzate tenendo conto del periodo in cui furono assunte”.
Saranno i prossimi passi degli organi di giustizia sportiva a determinare, oltre a un’eventuale apertura di un nuovo capitolo di Calciopoli, qualsiasi ipotetica ricaduta sullo scudetto 2006, tolto alla Juventus e poi riassegnato d’ufficio all’Inter. “Nel 2006 la decisione di assegnare lo scudetto all’Inter – ha dichiarato Abete – fu presa dal commissario della Figc Guido Rossi, ma a monte c’era una sentenza della giustizia sportiva che cambiò la classifica. La base di partenza per un’eventuale revisione, anche in futuro, rimane la giustizia sportiva”.“La Figc segue con la massima attenzione l’evolversi della situazione, avendo come obiettivo quello di favorire la massima chiarezza”: al termine del Consiglio federale, il presidente Abete si è espresso in questi termini in merito alle vicende di cronaca legate alle nuove intercettazioni riemerse in questi ultimi giorni, ribadendo la sua posizione.
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