Calcio – Sudafrica2010: un mondiale da 3,5 miliardi di dollari
Quasi il doppio rispetto all’edizione tedesca di 4 anni fa, quando un montepremi da 110 milioni di dollari riservato alle squadre, era sembrato addirittura eccessivo e adesso viene surclassato dai 240 che si divideranno le 32 nazionali, con un bottino da 30 milioni destinato solo alla squadra vincitrice. Nessuna spesa pazza: del resto, con i profitti record superiori ai 160 miliardi fatti registrare nel 2009, il vecchio Joseph Blatter, alla guida della Fifa da ormai 12 anni, ha fatto bene i conti, e una previsione di uscite da 1 miliardo e mezzo di dollari, per i Mondiali, è più che accettabile. Anche perchè, come si diceva, la sola vendita dei diritti tv di Sudafrica 2010, ha fruttato 2 miliardi e mezzo di dollari, a cui si aggiunge un altro miliardino tirato su tra merchandising e sponsor ufficiali, che hanno sborsato quasi 130 milioni per affiancare il proprio nome alla manifestazione. Senza contare la vendita dei biglietti, forse l’unica nota negativa della campagna sudafricana fortemente voluta dalla Fifa, visto che i 2 milioni di spettatori di Germania 2006, resteranno irraggiungibili, nonostante l’ultima, recentissima, tranche di ticket messa in circolazione. E’ il prezzo da pagare per aver spostato l’asse mondiale a latitudini finora sconosciute dai turisti del calcio. Stadi più piccoli, pericolo sicurezza non del tutto scongiurato: rischi che Blatter, comunque, aveva ampiamente calcolato.
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Tre miliardi e mezzo di dollari, milione più milione meno, la cifra incassata dalla federazione mondiale tra sponsor, merchandising e diritti televisivi legati a Sudafrica 2010.
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