Secondo alcune fonti direttamente ascoltate da Sporteconomy a Londra nella giornata di ieri, sabato 24 luglio, non esiste alcun interesse della Famiglia Reale Saudita nei confronti dell’As Roma. Resta invece quella di AABAR, il fondo sovrano di Abu Dhabi, la pista più accreditata (un incontro è stato confermato ieri da ns fonti , sarebbe previsto per fine agosto con l’advisor di Unicredit), mentre è spuntata un’opzione "russa" di cui però al momento si conosce ben poco.

Un intermediario avrebbe infatti richiesto informazioni sulla As Roma  per conto di clienti "russi". Un’ipotesi che potrebbe non essere scartata alla luce dei recentissimi sviluppi positivi nelle relazioni italo-russe, con l’incontro più che amichevole tra Berlusconi e Medvedev ma che lascia parecchi dubbi sulla reale volontà di concludere l’affare. Anche in questo caso un’eventuale operazione potrebbe vedere incluso l’asset petrolifero. Gazprom è da poco partner della Stella Rossa Belgrado, oltre che ormai da anni dello Schalke’04 tedesco, e i rapporti (per il momento tesi) tra ENI ed il colosso russo di idrocarburi, potrebbero invogliare Gazprom ad una discesa in Italia, anche inizialmente promuovendo il proprio brand in vista di future possibili acquisizioni di rami di aziende italiane, come Italpetroli.

La pista più accreditata e affidabile resta al momento, secondo noi, quella di AABAR, mentre il silenzio della cordata di imprenditori romani, farebbe pensare a qualche mossa che rischia però ancora una volta di non essere quella soddisfacente per il nuovo azionista Unicredit.

Ancora tutto in alto mare per la vendita dell’As Roma e comunque con tempi lunghi come previsto. Non è certo immaginabile che un potenziale acquirente compaia e concluda l’affare in 1 mese. Per la stagione 2010/11 i tifosi dovranno continuare a sognare grazie ai propri beneamini in campo , ma dal punto di vista societario qualcosa potrà cambiare solo in corso di stagione e non dall’inizio.