Rassegna stampa – Il ManCity sogna in “rosso”
“Il ManCity in rosso è la regina del calciomercato”
Il club guidato da Mancini fattura 107 mln di euro, ma è indebitato per oltre 267 mln
Investimenti infrastrutturali per un nuovo stadio da 70 mila posti e nuovi servizi per i tifosi
di Marcel Vulpis
Regina del calciomercato europeo, con oltre 130 milioni di euro investiti, ma anche “maglia nera” per l’indebitamento societario (circa 267,5 mln).
Sono le due facce del Manchester City, club di Premier league inglese acquistato nel 2008 dal fondo sovrano emiratino Abu Dhabi United group dello sceicco Mansour bin Zayd Al NahyÄ?n ed oggi dominatore assoluto dei movimenti di mercato del football continentale.
Il bilancio del 2009 mostra un giro d’affari vicino ai 107 mln di euro, con il costo dei dipendenti (ormai 302 risorse tra dipendenti e calciatori) che pesa per il 95% sul giro d’affari. Troppo oneroso anche per una realtà che può contare sul patrimonio del magnate Mansour.
Il club inglese, guidato anche quest’anno dal tecnico Roberto Mancini, si presenta, a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione con un dato di bilancio ancora più preoccupante. Il patrimonio netto negativo è superiore ai 50,6 mln di euro (fonte: Il Pallone in confusione).
Sul terreno dei ricavi i diritti tv pesano per il 55,45% (58,19 mln di euro), le revenue commerciali per il 26,8% (28,07 mln) e la biglietteria per il 13,2% (18,55 mln).
“La situazione del ManCity è similare a quella di molti altri club della prima e seconda divisione inglese”, spiega a ItaliaOggi, Roberto Ghiretti, esperto di marketing ed economia dello sport. “E’ chiaro che siamo arrivati a un punto di non ritorno. O si cambia registro o molte strutture calcistiche rischieranno di sparire finendo nel buco nero dei propri debiti. E’ solo questione di tempo. Anche il sistema bancario non potrà continuare a sostenere all’infinito queste spese folli di calciomercato, soprattutto se i ricavi non supereranno i costi di gestione. L’idea del fair play del presidente dell’Uefa Michel Platini è l’unica via praticabile per costruire un modello sostenibile di industria del calcio. I costi non devono superare mai i ricavi e con il giro d’affari generato bisogna gestire in modo professionale il club e fare calciomercato, in linea con i principali parametri di bilancio. In caso contrario, entro i prossimi cinque anni, molti football club scompariranno”.
I debiti del ManCity sono collegati, comunque, a una serie di investimenti, a partire da quelli strutturali. Nell’Eastland di Manchester, dove sorgerà il nuovo impianto (uno stadio da 70 mila posti contro gli attuali 45 mila a sedere), è, tra l’altro, in atto una massiccia speculazione edilizia. Una volta terminata la struttura sportiva l’intera area si rivaluterà del 100% già nel primo anno. Sorgeranno case, alberghi, centri commerciali, punti di ritrovo. Un nuovo quartiere che avrà lo stadio del Manchester city come centro nevralgico, non solo in occasione della giornata di gara. Ulteriori investimenti sono stati attivati dal club inglese per potenziare l’Academy, le scuole calcio, il sito web e i servizi tecnologici a disposizione dei tifosi.
fonte: ItaliaOggi
La fotografia dei dati di bilancio del Manchester City, club di Premier league di proprietà dello sceicco Mansour.
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