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Ultim’ora – Spedizione ultra-nazionalista serba a Genova per la partita con gli azzurri

La partita Italia-Serbia è diventata un’occasione-megafono per il tifo ultranazionalistico dei rivali degli azzurri. Anche il simbolo del numero "tre" mostrato questa sera davanti agli schermi da parte degli hooligan e di alcuni giocatori della nazionale aveva un significato particolare: Gli ultranazionalisti serbi vogliono di nuovo una Jugoslavia unita e non più divisa in tre. Rivorrebbero infatti l’unione con Crna Gora (MonteNegro) e la Repubblica serba di Bosnia (Kosovo). Dinamiche interne alla società serba, inoltre, vogliono creare ostacoli alll’ingresso della Serbia nell’Unione Europea.

E nella notte di Genova sono scoppiati scontri tra le forze dell’ordine e gli hooligans serbi, con bombe carta e materiale infiammabile utilizzato contro la polizia (reparti sono attesi questa notte da Torino). 

Secondo quanto risulta a Sporteconomy.it, i tifosi serbi hanno voluto utilizzare questa importante partita internazionale per sfruttarne l’impatto mediatico. I serbi ultra-nazionalisti lottano da tempo per contrastare l’indipendenza del Kosovo, che, tra l’altro, è una regione di forte interesse economico, perchè di recente sarebbero stati individuati giacimenti di diversi materiali preziosi (quindi particolarmente allettante per chi dovesse entrarne in possesso).

Il calcio, quindi, utilizzato strumentalmente per accendere i riflettori della stampa e delle tv, con oltre 2000 tifosi serbi (ribattezzati come "Le Bestie" dalla Gazzetta dello Sport di domani) a protestare "politicamente" contro l’attuale situazione nel Kosovo. 

Tifosi e scontri che continuano ancora alle 00.35 della notte a Genova, nelle aree antistanti lo stadio.

Polemiche nelle prossime ore inoltre sul tempo perso per decidere riguardo alla sospensione del match e su come i tifosi serbi possano essere entrati allo stadio Marassi con tronchesi, taglierini e altro materiale infiammabile (come bombe carta).  

In queste ore infine tifosi serbi stanno caricando sulla pagina Facebook dedicata al turismo serbo immagini da Marassi e slogan contro l’Italia e l’Albania ("Fucks Italy, Albania and other scums…").

Questo è il link di Facebook, dove il tifoso serbo con il teschio sulla t-shirt e il passamontagna (entrambi rigorosamente neri) sta diventando una vera e propria "star" per la community ultra-nazionalista: 

http://www.facebook.com/photo.php pid=423558&o=all&op=1&view=all&subj=18379878701&aid=-1&id=100000246758596&oid=18379878701#!/photo.php?pid=1329361&o=all&op=1&view=all&subj=18379878701&aid=-1&id=1653910895&oid=18379878701&fbid=1537716336876

 

Sarebbe bastato seguire con maggiore attenzione le pagine di Facebook di alcuni dei "capi" del tifo serbo per prevedere cosa sarebbe avvenuto questa sera, dove decine di hooligans ultranazionalistici hanno di fatto, con i loro comportamenti, portato la Uefa a decidere la sospensione della gara tra Italia e Serbia, giocata per appena 6 minuti allo stadio Marassi di Genova. Una sconfitta per il calcio, una pagina vergognosa che rimarrà nella storia delle qualificazioni per gli Europei. (un momento degli scontri a Marassi con i giocatori serbi che si avvicinano alla curva dei tifosi mostrando un ambiguo segno del "3"). 

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Marcel Vulpis

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