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Aziende – Juventus: la lettera di Agnelli agli Azionisti

Cari Azionisti,
sono onorato di rivolgervi questo primo messaggio in occasione della presentazione del progetto di bilancio 2010.
Ho accettato questo incarico, forte della convinzione che la Juventus sia stata e debba tornare ad essere un esempio per tutto il comparto calcistico sia in campo sia fuori dal campo. Come noto, la mia nomina risale a circa quattro mesi fa: fin da subito ho messo a disposizione la mia competenza e la mia passione al servizio della società. Per quanto io sia l’esponente dell’azionista di maggioranza, so che da ora in avanti sarò giudicato come manager operativo della Juventus.

La mia attività si orienterà quindi su due fronti paralleli e sinergici. Quello del campo e della competizione sportiva, sul quale già nell’estate appena trascorsa, iniziata con la designazione di Giuseppe Marotta a capo dell’area sport, è stata compiuta un’intensa opera di rinnovamento, che auspico possa giovare ai risultati sportivi e quindi al flusso di ricavi e anche al contenimento dei costi strettamente collegato al valore degli ingaggi e dei cartellini dei nostri calciatori.

La mia quotidiana attività, inoltre, si sta concentrando anche sul fronte dell’organigramma societario. È questo un lavoro complesso che ha visto un profondo rinnovamento dei manager e delle strutture. Si tratta di un’operazione di lunga durata che intende ribadire, nel segno della continuità, la leadership della vostra società anche nell’essere all’avanguardia di un settore, il calcio, in profonda e forse definitiva trasformazione. Un esempio è senz’altro costituito dal settore giovanile, guidato oggi da uno staff quasi integralmente rinnovato che dovrà ricominciare a scovare, formare e dare al movimento calcistico nazionale i giocatori in grado di affrontare le sfide del professionismo. La vostra società è tradizionalmente un serbatoio per le nostre rappresentative nazionali e la sua leadership in questo senso deve essere quotidianamente rinnovata. 

La Juventus, nel pieno rispetto dei valori sportivi e con un modello di business sostenibile, dovrà sempre più essere equiparabile alle entertainment companies. Da 113 anni i colori bianconeri offrono passione e vittorie sul campo, dalla prossima stagione potranno anche fornire un’esperienza unica in Italia e con pochi eguali a livello continentale. Il Nuovo Stadio, infatti, sarà inaugurato in occasione della prossima stagione agonistica 2011-2012. Si tratta di un progetto che ha segnato la continuità negli obiettivi della Juventus fin dal 1994, ma che ha subito una profonda accelerazione da due anni a questa parte, anche grazie alla tenacia di voi azionisti e del management. Sarà un vantaggio competitivo della società per i prossimi cinque o sei anni almeno, sia sul fronte della diversificazione dei ricavi sia, auspicabilmente, sul piano dello spettacolo, calcistico e non, offerto ai tifosi e ai calciatori. Le aree commerciali e quelle dedicate al business completano il quadro di questo nuovo asset, giustificando l’impegno finanziario assunto. La vostra società, insomma, ha gettato le fondamenta per il proprio futuro, nella piena consapevolezza che il calcio, fortunatamente, mantiene variabili non pienamente prevedibili, in grado di emozionare milioni e milioni di persone.

Il financial fair play promosso dalla UEFA impone a tutte le società calcistiche una riflessione profonda. Juventus, pur non conoscendo ancora il progetto definitivo, ne ha già sposato il principio generale e sta guidando il cambiamento anche sul fronte del contratto dei calciatori professionisti di serie A, i cui emolumenti variabili saranno sempre più legati ai risultati conseguiti.

In altre parole, i nuovi obiettivi contrattualizzati con i nostri calciatori, il lavoro e la passione del management e infine il mio personale coinvolgimento potranno, sono convinto, realizzare un definitivo allineamento del vostro interesse e di quello del gruppo dirigente della Juventus: una nuova pagina nella nostra storia.

Il rinnovamento sportivo e manageriale, la diversificazione dei ricavi e il ritorno nell’eccellenza europea della Champions League saranno i pilastri per tornare al successo. Già nella stagione in corso abbiamo la consapevolezza di avere a nostra disposizione i mezzi per classificarci ai primi posti del Campionato e per disputare la cosiddetta “primavera europea”, cioè per superare la prima fase dell’Europa League. Anche la Coppa Italia, che da troppi anni manca dalla nostra bacheca, sarà un banco di prova che non intendiamo sottovalutare, poiché contribuirebbe ad accrescere il blasone e quindi il valore della Juventus.

Per quanto concerne il successo economico sarebbe inutile, e perfino dannoso, negare le specificità del nostro comparto in cui il risultato sportivo produce i suoi effetti nell’anno successivo al conseguimento degli stessi. La scorsa deludente stagione sta dispiegando oggi i suoi effetti. Manager e calciatori dovranno insieme contrastarli con un’unica convinzione: il conseguimento dei risultati dentro e fuori dal campo.

Forza Juve!

Andrea Agnelli

juventus.it

Il messaggio del Presidente contenuto nel progetto di bilancio oggetto di approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti:

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