Calcio – Il Toro piace a Red Bull, ma i tempi non sono ancora “maturi”
L’Italia pesa per il 3% sul giro d’affari mondiale di Red Bull, ma il nome e il simbolo del Torino F.c., sono perfetti per lanciare una serie di iniziative di co-marketing innovative per il calcio, non solo tricolore.
Il patron di Red Bull, il magnate austriaco Dieter Mateschitz ha la forza economica per portare avanti e chiudere l’operazione in oggetto ed è già attivo nel calcio internazionale: ha acquistato in poche ore il Salisburgo e in America i New York Red Bulls (oltre ad essere il maggior azionista dell’impianto dove gioca la squadra della "Grande Mela"). Oltre a ciò gestisce una squadra di serie minore in Brasile, con l’obiettivo di portarla entro 3 anni nella prima divisione verdeoro.
I New Yord Red Bulls sono costati 70 milioni di dollari, mentre l’investimento in F.1 è valorizzato in 160 milioni di euro e quest’anno potrebbe vincere a sorpresa il primo campionato. Sull’altro fronte il presidente Urbano Cairo, che in sei anni ha gestito la squadra sia in A che in B appare dall’esterno abbastanza "stanco" e sicuramente non ha più la voglia (salvo smentite ufficiali) di continuare a investire in una squadra, che non riesce più a tornare nel salotto buono del calcio tricolore. Il Toro in B è un’operazione in perdita a causa anche dei mancati incassi dai ricavi da diritti tv. Un club di massima serie che scende nella seconda perde immediatamente il 70% del suo valore economico. Questo il presidente Cairo lo sa anche perchè lavora e proviene dal mondo dei ricavi pubblicitari.
Oggi il Toro ha bisogno di nuove energie economiche e queste possono arrivare solo da imprenditori che non hanno risentito della crisi (tra questi c’è sicuramente Dieter Mateschitz) o che arrivano da mercati in via di sviluppo (come l’Asia o il Medio Oriente).
Per chi comprerà tra un anno il Toro c’è però la possibilità di sfruttare un brand storico del calcio italiano, ma dal cuore indomito, che continua a battere come quando il "Grande Toro" faceva tremare il mondo.
Con un patrimonio di 3,3 miliardi di euro RED BULL, marca austriaca leader nel settore delle bevande energetiche, avrebbe i numeri per acquistare il Toro di Urbano Cairo ma secondo quanto risulta a Sporteconomy.it, i tempi non sarebbero ancora maturi per chiudere l’operazione.
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