Sport&Finanza – Juventus: approvato il bilancio 2009/10 , e Andrea Agnelli “richiede” gli scudetti
Di seguito il discorso pronunciato da Andrea Agnelli all’assemblea dei soci.
«Sto vivendo un sentimento di estremo orgoglio nel presiedere l’assemblea di una società che ha fatto la storia del calcio italiano e mondiale e rappresenta la continuità e l’unità della mia famiglia da 90 anni a questa parte. La mia presenza qui oggi testimonia l’unità di intenti della Famiglia, in particolar modo di mio cugino John Elkann e mia.
Al mio ingresso nel maggio di quest’anno, il primo intervento, d’accordo con Jean-Claude Blanc, è stato indirizzato a una profonda revisione dell’area tecnica e al rafforzamento del management. Da qui l’ingresso in società di Giuseppe Marotta, che ringrazio sentitamente per aver deciso di affrontare questa sfida e di essere entrato nella famiglia Juventus. Il valore del nostro direttore credo sia testimoniato dal suo curriculum e dalla quantità di successi sportivi che ha ottenuto nelle squadre che ha diretto in precedenza. Credo che il lavoro che sta svolgendo in questo momento, e quello che svolgerà nel tempo, sarà all’altezza del suo curriculum. Con il suo ingresso, la scelta per la guida tecnica è caduta, di comune accordo, su Del Neri, di cui siamo profondamente fieri. Crediamo che in questi mesi abbia già svolto un lavoro caparbio e abbia riportato disciplina e senso tattico nella squadra. L’ingresso in società di Marotta e Del Neri ha fatto sì che ci sia stata una rivisitazione dei ruoli della parte tecnica, che ha portato a diversi cambiamenti. La fiducia in Marotta e nelle nuove e tante persone che ci hanno raggiunto in questo inizio di stagione è totale e piena; tutti hanno l’autonomia e la responsabilità per operare al meglio. La scelta della squadra è stato poi un tassello estremamente delicato. Una delle prime azioni è stata quella di rinnovare la rosa, di abbassarne l’età media e il livello degli ingaggi, mantenendo inalterata la qualità della squadra. Credo che, ancorché l’inizio sia stato, come era prevedibile, difficile, si inizi a vedere un livello di gioco da Juventus.
L’ultimo elemento di riflessione era rinnovare il Consiglio di Amministrazione e oggi, come seconda proposta all’ordine del giorno, oltre alla mia riconferma, c’è l’ingresso nel Consiglio di quattro nuovi membri. Oltre a Marotta, Pavel Nedved, che non solo rappresenta un pezzo di storia juventina estremamente importante, ma porta con sé i valori cui la Juventus si ispira: la determinazione e la voglia di non mollare mai fino al 94°, perché se si ha la consapevolezza di dare tutto, come Pavel ha fatto nella sua carriera, i risultati arriveranno. Rientra in Consiglio Aldo Mazzia, che si era dimesso a maggio per permettere il mio ingresso. Con Aldo abbiamo lavorato tanto in passato e credo che le sue competenze a livello amministrativo e finanziario rafforzino ulteriormente il Consiglio. Entra inoltre l’Avvocato Michele Briamonte, che da anni è vicino alla società. Ha lavorato con me negli ultimi cinque mesi, quindi ho avuto modo di conoscerne le qualità: sta portando avanti un lavoro estremamente delicato per ridare centralità alla Juventus all’interno della Lega e della Federazione.
E’ chiaro che l’anno che abbiamo appena trascorso abbia anche ricadute a livello di bilancio, in quanto la voce dei ricavi viene spesso fatta con i risultati sportivi della stagione precedente. Presteremo grande attenzione alla voce dei ricavi. Il progetto stadio sarà un fattore di estrema innovazione per la Juventus, prima e unica squadra in Italia, per qualche anno sicuramente, ad avere uno stadio a livello dei migliori impianti europei. Da un punto di vista degli ingaggi, credo sia stato fatto un lavoro importante sulla rosa e questo verrà anche svolto con l’attuale rivisitazione dell’accordo collettivo, che ci permetterà di variabilizzare maggiormente gli ingaggi dei giocatori. Da ultimo, per quanto riguarda il bilancio, abbiamo sposato sin dall’inizio la volontà del Presidente Uefa con l’adeguamento al fairplay finanziario. E’ in corso un processo, gestito in maniera egregia da Blanc negli anni passati, che ci vedrà in vantaggio una volta che queste norme entreranno in vigore.
C’è poi una parte che ho voluto chiamare “Progetti speciali”, quelli che ci differenziano. Quando il nuovo stadio sarà aperto, sarà un grandissimo successo di Blanc che l’ha accudito e gestito quasi come un figlio, ma sarà anche il segno della continuità nel perseguire gli obiettivi, in quanto è dal ‘94 che la Juventus voleva dotarsi di uno stadio di proprietà. Ho già parlato, ma voglio ribadirlo, della centralità della posizione della Juventus all’interno della Lega: essendo stata trasferita in Lega la gestione dei diritti televisivi, sarà compito degli associati fare in modo che aumentino gli introiti, sviluppando il prodotto calcio italiano e valorizzandolo all’estero. Il lavoro che svolgiamo è estremamente importante e dovremo spingere la Lega ad essere un vero e proprio competitor della Premier League, che vende parte dei suoi diritti in maniera importante anche all’estero.
Da ultimo, è importante sottolineare la nostra attenzione per i procedimenti giudiziari in corso. Ne abbiamo due, che sono estremamente delicati: da una parte, abbiamo un esposto depositato per la revoca di uno scudetto, e abbiamo avuto sufficienti garanzie da parte della Federazione che a breve avremo una risposta, che attendiamo con massima fiducia. Dall’altra abbiamo il procedimento aperto presso il Tribunale di Napoli: se sarà accertata la correttezza dell’operato della società negli anni in questione, potremo valutare eventuali azioni per la riassegnazione dei titoli.
Concludo con un pensiero per le persone, la gente, le donne, gli uomini della Juventus. Quando sono entrato in Società a maggio, ho scoperto che le persone che lavorano direttamente per la società, inclusa la Prima Squadra ed escludendo il settore giovanile, sono 280. E’ nata così la volontà di unirle in un evento rinominato poi da alcuni media il “J-day”. Queste sono le persone che quotidianamente, con estrema passione, orgoglio e dedizione lavorano per la Juventus e sono convinto che anche grazie a loro i risultati torneranno ad essere in linea con la nostra tradizione».
Una perdita di 11 milioni di Euro nell’esercizio 2009/10. E’ questo il risultato operativo che l’assemblea dei soci della Juventus ha approvato oggi. Un giorno importantissimo per la Juventus, per le parole del Presidente Andrea Agnelli, che si è detto pronto a "richiedere" indietro l’assegnazione dei 2 scudetti che furono tolti alla Juventus per "calciopoli". I ricavi sono stati pari a 240.2 milioni di Euro, mentre l’andamento economico di questa stagione sarà influenzato dalla mancata partecipazione alla Champions League.
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