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F1 – Tutto rinviato ad Abu Dhabi per il titolo mondiale piloti

I giochi ormai sono fatti ed in 3 si contenderanno il titolo all’ultima gara.  Sebastian Vettel resta ottimista sulle sue chances iridate dopo la bella e schiacciante  vittoria nel Gran Premio del Brasile di F1. Il pilota della Red Bull Racing ha vinto la sua quarta gara della stagione 2010 ad Interlagos.  Il compagno di squadra Mark Webber è stato cortese nel dopo gara con Sebastian,  senza il gioco di squadra che avrebbe potuto portarlo alla vittoria, in modo da mandarlo ad Abu Dhabi con un solo punto di distacco da Alonso.  Il ferrarista ha le sue speranze legate alla guerra in casa RedBull e grazie ai punti di vantaggio che ha in classifica. Da un lato,  lo spagnolo corre in squadra da solo, se Massa giocasse a golf durante le prove ufficiali e la gara sarebbe la stessa identica cosa. Dall’altro la RedBull è la favorita per l’ultima gara non solo per la superiorità mostrata oggi in condizioni metereologiche ottime, ma la pista dell’ultimo round favorisce assolutamente le RedBull. Quindi se per Lewis Hamilton ci vorrebbe un miracolo per Alonso pur godendo del vantaggio attuale dovrà dare più del massimo.

Il lato positivo di tutta questa faccenda è il mancato gioco di squadra della Red Bull che consente a Fernando Alonso di presentarsi ad Abu Dhabi in posizione di vantaggio sui rivali senza invece avere un solo punto  in più rispetto a Webber se solo quest’ultimo avesse vinto oggi. Una cosa che non riusciamo a capire è come mai lo spagnolo abbia tentato il tutto per tutto solo negli ultimi 5 giri. Difficile capire le dinamiche che scattano in testa ai piloti ma se da un lato diciamo bravo ad Alonso ad essere stato colui che ha deciso di non far attuare il gioco di squadra nella RedBull,  perché a fronte di un rallentamento di Sebastian c’è stata un’accelerazione di Fernando che poteva compromettere seriamente l’ordine di arrivo per  i due piloti RedBull. Dall’altro rimproveriamo Alonso di essere stato troppo conservatore sulle gomme e sul motore. Sapevamo tutti che Webber montava un motore pesantemente tenuto sotto stress e forse un marcamento stretto su di lui poteva rivelarsi fatale per la vettura di Webber.

 


Ora forse è veramente il caso di abbandonare le calcolatrici e giocarsi tutto all’ultima gara di Abu Dhabi sull’isola di Yas Island mettendo cuore e manico. Ma nel XXI sec. i calcoli e le strategie vanno di moda. Proviamo a vedere:


Fernando Alonso (primo in classifica con 246 punti) leader della classifica mondiale piloti per vincere il mondiale deve:


– Vincere la corsa con qualsiasi piazzamento di Webber e Vettel


 – Arrivare secondo con Vettel   o più indietro


 – Arrivare terzo  con Vettel   o più indietro


– Arrivare quarto  con Vettel   o più indietro


– Arrivare secondo  con Webber  1° o più indietro


– Arrivare terzo con Webber  2° o più indietro


– Arrivare quarto con Webber 2° o più indietro


 – Arrivare quinto  con Webber 2° o più indietro


Mark Webber (secondo in classifica con 238 punti) deve:


– Vincere la corsa con Alonso terzo o più indietro


 – Arrivare secondo  con Alonso    o più indietro


 – Arrivare terzo  con Alonso    o più indietro


Sebastian Vettel  (terzo in classifica con 231 punti) deve:


– Vincere la corsa con Alonso 6° o più  indietro  e Webber  2° o più indietro


 – Arrivare secondo  con Alonso    o più indietro e Webber 5° o più indietro


 


Molto semplicemente Alonso può permettersi nuovamente di fare il professore, avendo il 48% di possibilità di vincere il mondiale contro il 48% di Webber e il 4% di Vettel. A questo punto si conferma Webber l’unico pilota che con le percentuali  alla mano ha la possibilità di sfilare il titolo ad Alonso…….sempre che si applichino ordini di scuderia, altrimenti il vantaggio sarà sempre in mano al ferrarista. Per Hamilton invece il circus si sta attrezzando per i miracoli.


Arrivederci ad Abu Dhabi

Più di questo e meglio di cosi non poteva fare Fernando Alonso al Gp di Brasile. Infatti con Sebastian Vettel vincitore e Webber secondo i punti di vantaggio del ferrarista, giunto terzo, si riducono a +8 da Webber e +15 da Vettel.

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Marcel Vulpis

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