Vela - Nautica

Vela – Sarno e Shosholoza dicono ‘no’ a questa Coppa America

Cosa succede? Le capita di essere fermato dagli
appassionati di vela che chiedono di Shosholoza? Ci dice cosa le dicono
esattamente?
“Beh, mi capita molto più spesso di quanto
avessi mai potuto immaginare. Shosholoza è rimasta viva nella mente
degli appassionati di vela perché chiunque avrebbe potuto immedesimarsi
nel ruolo di uno dei miei ragazzi. Mi si chiede se parteciperemo alla
prossima Coppa America e io rispondo che sarà molto difficile. Molti
vogliono sapere cosa fanno i ragazzi, e non rimangono sorpresi
nell`apprendere che quasi tutti sono ritornati ai lavori originali.

E ora, che tutto sembra cambiato con i nuovi catamarani, cosa succederà della “vecchia” “cara” America’s Cup?
“(L’espressione
del volto di Sarno si fa cupa) Non è una bella cosa… Larry Ellison ha
lasciato fare tutto a Coutts, e penso che il risultato sia assolutamente
catastrofico. A parte la spettacolarità dei mezzi, si è voluto andare
troppo avanti con l`evoluzione. Le barche da 90 piedi proposte da
Alinghi avrebbero dato lo stesso spettacolo, e sarebbero costate di
meno”.

Mascalzone Latino come Challenger of Records.
“Onorato
ha accettato troppe idee di Russel Coutts. Offende l`intelligenza di
tutti gli sportivi italiani quando dichiara, d’accordo con Coutts, che
si sono ridotti i costi, e poi dice che ci vuole un budget di 80 milioni
Aumentando l`entry fee ad un milione ed il performance bond a due, si
e`voluto restringere la cerchia dei possibili partecipanti. Team Origin
ed i tedeschi hanno fatto sapere che una sfida costa molto di più dei 25
milioni che molti avevano budgettato (incluso noi di Shosholoza). Anche
se c`e`da apprezzare la sportività , mi sembra ridicolo per un team
andare in Nuova Zelanda a fare più o meno un corso di vela, per poi
pensare di battere i maestri. Tutti dovrebbero sapere che nella passata
edizione i francesi, i tedeschi, i cinesi e gli svedesi avevano un
budget vero di 25 milioni, +39 stava sui 20, i neozelandesi su 35 e noi
sui 17. Ora ci vogliono 3 milioni per incominciare e poi andare a fare
pratica di catamarano ad ala fissa in Nuova Zelanda. Insomma, come
dichiarato dagli stessi organizzatori, ci vogliono tra i 40 ed i 70
milioni per i 3 anni:pazzesco di questi tempi!”

Come sarà
la prossima Coppa America? Mettendo da parte l’ultima strana sfida, può
essere più bella della 32° alla quale ha preso parte Shosholoza?
“La
32ma Coppa America resterà nella storia come la più bella competizione
velica mai disputata. Non dimenticherò mai Trapani. Non si ripeterà mai
più una simile affluenza di pubblico ed un simile entusiasmo. Gli Act
davano quel qualcosa in più alla competizione finale. Sicuramente la
prossima Coppa sarà spettacolare e le barche (non so dire quante, 4 o
forse 5?) daranno spettacolo ma non ci sarà match race. Una specie di
formula uno, forse questo si, ma il pubblico è pronto al drastico
cambiamento? Probabilmente ci vorrà un po`di tempo, ed in ogni caso mi
auguro che alla fine la vela ad ala fissa o no, continui ad
entusiasmare”

Qn.quotidiano.net
Qn (Quotidiano Nazionale) ha intervistato il manager di MSC Salvatore
Sarno, tornato nella sua Durban a dirigere la sezione sudafricana della
compagnia di spedizioni marittime. Nell’intervista Sarno contesta la
nuova formula di Bmw Oracle, giudicandola troppo costosa ed esclude
categoricamente una nuova partecipazione del team africano. Proprio quel
team che aveva riscosso successi in termini di immagine e anche in
acqua grazie all’esperienza di Paolo Cian e Tommaso Chieffi.

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