Rassegna stampa – Il caso virtuoso del Novara calcio in serie B (La Stampa)
fonte: LaStampa – 29.12.2010
La serie B azzurra Affare da 6 milioni
Lo stadio «Silvio Piola» gremito dai tifosi azzurri del Novara La serie B del Novara capolista è anche un «affare» economico, da sei milioni di euro. Si tratta della previsione realistica che fanno alla società azzurra, sulla base dei dati rilevati a metà stagione e relativi alla gestione amministrativa della squadra impegnata nel campionato cadetto. L’amministratore delegato Massimo De Salvo prevede di chiudere la stagione in pareggio, dopo che fin qui la proprietà ha sempre dovuto ripianare un disavanzo economico. «I conti sono presto fatti. E’ una gestione da dieci milioni di euro. Quattro ci verranno dai diritti televisivi, altrettanti gli introiti da sponsorizzazioni e pubblicità e due milioni sono i proventi previsti dalla vendita di biglietti che sta andando oltre le previsioni», spiega il patron De Salvo. Intanto, la squadra continua ad allenarsi, in preparazione alla ripresa del campionato di serie B. Presto inizieranno a muoversi le prime trattative di mercato, anche se Tesser ieri ha rassicurato ancora che i pezzi pregiati resteranno in maglia azzurra. Possibile l’ingaggio dell’ex Cagliari Parola, che si sta integrando nel gruppo affiatato e che del resto l’allenatore azzurro conosce bene per aver allenato anni fa alla Triestina. Nel pomeriggio di domani gli azzurri saliranno a Omegna per la classica amichevole di fine stagione con i rossoneri del Vco. A PAGINA
Prime 10 gare: spettatori raddoppiati
Azzurri in festa per la serie B conquistata dopo 33 anni La serie B del Novara? E’ un vero affare. Più precisamente: una «questione» da dieci milioni di euro. E’ questa la previsione – realistica stando alle cifre – che fanno in società sulla base dei dati rilevati a metà stagione. L’amministratore delegato Massimo De Salvo prevede di chiudere il campionato in pareggio dopo che negli anni precedenti la proprietà ha sempre dovuto ripianare un disavanzo. «I conti sono presto fatti: quattro milioni arrivano dai diritti televisivi, altrettanti gli introiti da sponsorizzazioni e pubblicità e due milioni sono i proventi previsti dalla vendita di biglietti che sta andando oltre le previsioni» è la spiegazione dei contabili. La gestione dell’anno passato quando il Novara ha ottenuto la promozione è stata di quattro milioni. Allora le entrate erano così quantificate: 1,5 milioni dagli sponsor, 300 mila euro di diritti televisivi e 700 dalla vendita di biglietti. E la proprietà aveva dovuto intervenire per ripianare il passivo di 1,5 milioni di euro. A questo si deve aggiungere anche l’investimento di circa 800 mila euro per il rifacimento dello stadio Piola. E’ interessante osservare come nel momento in cui si denuncia un calo generalizzato degli spettatori negli stadio, il Novara va in controtendenza. Prendendo in considerazione le prime dieci partite di quest’anno, il numero complessivo di spettatori ammonta a 67.625 unità con un incasso complessivo di 782.273 euro: una media di 6.700 spettatori a partita (incasso medio di 78.273 euro). Lo scorso anno, nelle prime dieci gare al Piola, gli spettatori erano stati 36.037 (3.603 a partita) con un incasso totale di 306.173 euro (media di 30.617 euro). Le cifre sono più che raddoppiate: è il prevedibile effetto positivo del cambio di categoria, ma è anche la conseguenza diretta del campionato strepitoso che vede gli azzurri protagonisti della stagione, in testa alla classifica da dieci giornate, dopo aver dominato in serie C1 conquistando la promozione con largo anticipo. Ed è anche il frutto di una gestione economico sportiva oculata se si pensa che dopo la promozione il Novara ha inserito nell’organico solamente 5 nuovi giocatori (Marianini, Morganella, Scavone, Emmanuel e Guillaume Gigliotti) pagando 800 mila euro per la comproprietà dell’attaccante argentino. Gli altri sono arrivati a parametro zero o in prestito come Morganella. Una politica che si persegue anche adesso in fase di rafforzamento con l’arrivo di Andrea Parola che è svincolato.Il Novara, insomma, è un affare che garantisce un primato a costo zero. E poi c’è il gioiello di Novarello, anche quello un investimento in tutti i sensi. In fondo il motto è: un occhio ai risultati e due ai conti. De Salvo: «Gestione da dieci milioni di euro Quattro arriveranno dai diritti televisivi» Dopo la promozione inseriti in organico cinque nuovi elementi pagando solo Gigliotti
Il campionato del Novara è un affare a costo zero
L’ultimo arrivato Al centro della foto Andrea Parola al primo allenamento con il Novara Il contratto sarà firmato nei prossimi giorni ma il suo ingaggio è ormai scontato La serie B del Novara? Una questione da dieci milioni di euro. E’ la previsione realistica che fanno in società sulla base dei dati rilevati a metà stagione. L’amministratore delegato Massimo De Salvo prevede di chiudere il campionato in pareggio dopo che negli anni precedenti la proprietà ha sempre dovuto ripianare un disavanzo. «I conti sono presto fatti: quattro milioni arrivano dai diritti televisivi, altrettanti gli introiti da sponsorizzazioni e pubblicità e due milioni sono i proventi previsti dalla vendita di biglietti che sta andando oltre le previsioni» è la spiegazione dei contabili. La gestione dell’anno passato quando il Novara ha ottenuto la promozione è stata di quattro milioni. Allora le entrate erano così quantificate: 1,5 milioni dagli sponsor, 300 mila euro di diritti televisivi e 700 dalla vendita di biglietti. E la proprietà aveva dovuto intervenire per ripianare il passivo di 1,5 milioni di euro. A questo si deve aggiungere anche l’investimento di circa 800 mila euro per il rifacimento dello stadio Piola. E’ interessante osservare come nel momento in cui si denuncia un calo generalizzato degli spettatori negli stadio, il Novara va in controtendenza. Prendendo in considerazione le prime dieci partite di quest’anno, il numero complessivo di spettatori ammonta a 67.625 unità con un incasso complessivo di 782.273 euro: una media di 6.700 spettatori a partita (incasso medio di 78.273 euro). Lo scorso anno, nelle prime dieci gare al Piola, gli spettatori erano stati 36.037 (3.603 a partita) con un incasso totale di 306.173 euro (media di 30.617 euro). Le cifre sono più che raddoppiate: è il prevedibile effetto positivo del cambio di categoria, ma è anche la conseguenza diretta del campionato strepitoso che vede gli azzurri protagonisti della stagione, in testa alla classifica da dieci giornate, dopo aver dominato in serie C1 conquistando la promozione con largo anticipo. Ed è anche il frutto di una gestione economico sportiva oculata se si pensa che dopo la promozione il Novara ha inserito nell’organico solamente 5 nuovi giocatori (Marianini, Morganella, Scavone, Emmanuel e Guillaume Gigliotti) pagando 800 mila euro per la comproprietà dell’attaccante argentino. Gli altri sono arrivati a parametro zero o in prestito come Morganella. Una politica che si persegue anche adesso in fase di rafforzamento con l’arrivo di Andrea Parola che è svincolato.Il Novara, insomma, è un affare che garantisce un primato a costo zero. E poi c’è il gioiello di Novarello, anche quello un investimento in tutti i sensi. In fondo il motto è: un occhio ai risultati e due ai conti.
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