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Mondiali- Qatar 2022: si cresce non solo nei numeri


Ma ciò che proprio non si riesce a sapere, almeno in anticipo, è se questa FIFA World Cup porterà o no dei vantaggi al Qatar, “il volto scelto per il nuovo mondo arabo: ricco, audace, avveniristico”, come lo ha definito Farouk Soussa, capo economista per il Medio Oriente alla Citibank.

Come su qualsiasi tema di attualità, si sono formate all’istante due correnti di pensiero: da un lato chi crede che i benefici derivanti dall’ospitare un tale evento supereranno i costi e, sulla sponda opposta, chi pensa che il Qatar non guadagnerà assolutamente nulla da questa importante manifestazione o perlomeno avrà un introito modesto.

A rigor di logica si può affermare che per un paese non molto sviluppato da un punto di vista delle infrastrutture, così come il Qatar, lo sforzo economico per tirar su il complesso di strutture utili allo svolgimento dell’evento non sarà sicuramente indifferente. Si stima, infatti, che ci sarà una spesa di 116 miliardi di euro per immobili e progetti infrastrutturali già in corso. Ma entriamo nel dettaglio.

Per l’aeroporto, uno dei punti fondamentali della pianificazione, ci sarà una spesa di 11,6 miliardi di euro e per il porto ne saranno impiegati 3,8; per la rete ferroviaria, nei prossimi sei/sette anni,  i miliardi saranno 19,3 mentre 15 saranno quelli per l’ampliamento della rete stradale.

Per quanto riguarda le infrastrutture turistiche, il Qatar Tourism Authority aveva previsto, già entro il 2009,  la costruzione di 118 alberghi con un totale di camere pari a 22000; non abbastanza per il Qatar che intende triplicare tale numero sulla base dei dati raccolti ai Mondiali Sudafricani dove si sono recate 309 mila persone rimanendovi per una media di quasi 18 giorni.

E sono proprio i dati dell’ultima Coppa del Mondo a far sperare in un andamento positivo del bilancio con un forte segno + sotto la voce “entrate”. Perché quando si ospita un evento del genere si deve entrare nell’ottica che l’arricchimento non è prettamente economico.

Ci sono altri valori, e non è retorica, che possono e, anzi, devono guidare verso una crescita sana paesi che non sono al passo del mondo occidentale, così come il Qatar, sopratutto da un punto di vista culturale.

E un Mondiale è l’occasione buona per cancellare quelle false credenze e quei pregiudizi sul mondo orientale, accompagnandolo verso l’alba di una nuova era fatta di comprensione del patrimonio musulmano.Che i Mondiali del 2022 si giochino in Qatar ormai si sa e che in quel territorio durante il classico periodo di svolgimento ci siano temperature che superano i 40° è ormai risaputo, anche se qualcuno se n’è reso conto solo adesso.

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Marcel Vulpis

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