Impianti & pratica sportiva – La ‘formula’ di Milano Sport per la pratica sportiva sul territorio

D) Presidente, un’analisi dell’ultimo biennio e le previsioni per il prossimo sotto il profilo
dei dati di bilancio…

R: Devo
dire che sono molto soddisfatto dell’andamento di Milanosport negli ultimi due
anni. Infatti, nonostante la crisi finanziaria, la riduzione del numero degli
impianti, da 34 nel 2006 a 27 nel 2010, e la diminuzione del contributo
comunale, da 9 milioni di euro del 2004 a 5 milioni nel 2010, il numero degli
iscritti ai corsi è aumento e la libera utenza ha avuto un picco di presenze
molto forte.

L’obiettivo
di Milanosport è quello di organizzare l’esercizio di ogni attività relativa
all’avviamento alla pratica dello sport o della ricreazione da parte dei
cittadini e, visto che nell’ultima stagione abbiamo registrato 60.000 iscritti
ai corsi, 5.000 iscritti ai campus e 3 milioni di presenze complessive negli
impianti, direi che è stato perfettamente raggiunto.

 

D: Quale sarà la politica attuata nel 2011/2012 a livello gestionale, con
particolare riferimento agli impianti e alla promozione della pratica sportiva
di base?

R: Sicuramente
cercheremo di consolidare il posizionamento della Società saturando l’offerta
anche attraverso strategie di marketing e l’ideazione di nuovi prodotti. Nel
2010, infatti, seguendo questa politica aziendale, abbiamo già offerto nuove
proposte sportive e ricreative ai nostri utenti: le feste di compleanno, la
Ludoteca in piazzale Lotto, nuovi corsi e discipline sportive come il Punto
Vita, un progetto che ha lo scopo di diffondere l’attività motoria di base, e
tanti altri. Tutto per cercare di rispondere sempre meglio ai nostri utenti
che, oltre ad essere numerosissimi, sono anche di diversi target e di diverse
età.

Inoltre,
per quanto riguarda la parte più strutturale, porteremo a termine gli investimenti
legati a quanto già erogato e previsto ad oggi nelle delibere del Comune, cioè
i lavori del Palalido (sarà sponsorizzato da Giorgio Armani, nda), del XXV aprile e gli interventi per la sicurezza negli
impianti.

 

D:  Precedentemente a questa esperienza come manager, quale altra esperienza aveva svolto
in ambito sportivo/aziendale?

R: Sono
da sempre imprenditore nell’ambito immobiliare e la famiglia da cui provengo ha
la proprietà di centri commerciali e strutture alberghiere e di ristorazione,
dove ciò che conta è il soddisfacimento dei bisogni dei clienti. L’aspetto che
più mi contraddistingue, quindi, è proprio la capacità di organizzazione e
gestione aziendale e, vista la mia esperienza in ambito manageriale, mi è stata
data fiducia nella gestione degli impianti sportivi del Comune di Milano per trasmettere
competenza e professionalità nell’ambito pubblico. Devo dire che all’inizio non
è stato semplice perché il privato è molto diverso dal pubblico, ma qui a
Milanosport ho ritrovato il forte orientamento alla soddisfazione dei bisogni
dei clienti e una fortissima evidenziazione della funzione sociale dello sport.

 

D: Qual è il bilancio complessivo della sua gestione, soprattutto sul fronte del
piano risanamento a livello societario?

R: E’
un bilancio sicuramente positivo per i motivi che ho citato prima e anche
perché in questi anni siamo riusciti a realizzare l’obiettivo assegnato a
Milano sport dallo Statuto, cioè a garantire un servizio sociale per i cittadini
a tariffe comunali. Milanosport, quindi, ha gestito gli impianti in maniera
virtuosa ed è riuscita a far risparmiare al Comune diversi milioni di euro. Nel
2008, infatti, l’anno in cui sono arrivato, il costo sociale ammontava a circa
7 milioni di euro, mentre nel 2010 è sceso a circa 5 milioni, tenendo conto che
le tariffe non sono state modificare e che abbiamo ristrutturato alcuni
impianti. Direi senza dubbio che il lavoro di squadra ha funzionato e che
Milanosport è riuscita a gestire gli impianti e l’attività sportiva in modo
efficiente.

 

D: Qual è lo stato di salute degli impianti a Milano – cosa serve realmente in
termini di strutture 
sportive
e come si possono ottimizzare i costi di gestione del parco-strutture in capo a
Milano Sport?

R: Ovviamente
alcuni impianti hanno bisogno di lavori di riqualificazione per poter
funzionare meglio e in questi anni abbiamo realizzato diversi interventi di
ristrutturazione in molte piscine e centri sportivi proprio per cercare di
migliorare la parte strutturale.

Devo
dire che grazie ad alcuni interventi abbiamo anche ottenuto un risparmio
economico elevato. Penso ad esempio all’Appalto Energia, ossia l’intervento di
riqualificazione delle strutture energetiche degli impianti, grazie al quale
siamo riusciti a risparmiare moltissimo e a diminuire il consumo di energia
termica, di energia elettrica e di acqua, riducendo la produzione annua di CO2
di circa la metà. Tutto questo perché occupandomi di impianti sportivi e di
corretti stili di vita, non potevo non pensare anche all’ambiente e ai luoghi
dove praticare sport in modo sano.

E’
naturale, di conseguenza, che con questi accorgimenti e con la definizione di
nuove azioni, come l’incremento dell’utilizzo degli impianti o la stipula di
contratti di collaborazione con altri soggetti, è possibile risparmiare e
gestire al meglio le risorse disponibili.

 

 

 

D: C’è un modello
di riferimento europeo da seguire in questo momento? modelli gestionali in
altre città europee simili a Milano Sport? E cosa invidia alla politica estera nel modo
in cui trattano lo sport?

R: Sicuramente
Milanosport rappresenta una realtà unica in Italia e credo anche nel resto
d’Europa, perché si tratta di un modello di gestione privatistica applicato ad
un settore di alto valore sociale e che, proprio per questo motivo, deve
offrire servizi di qualità accessibili a tutti. Devo dire che all’estero c’è
molta attenzione allo sport e all’attività motoria di base che un po’ manca
nella cultura italiana e mi piacerebbe molto che lo sport avesse maggiore
risalto nella vita di ciascuno di noi.

Sono
convinto, però, che nei centri commerciali del futuro, magari a partire proprio
dai miei, i clienti non usciranno più soltanto con dei sacchetti carichi di
prodotti acquistati, ma torneranno a casa anche con qualcosa in più, con quelle
che io definisco le tre “esse” fondamentali: sport, salute e sentimento, perché
praticare sport rappresenta un corretto stile di vita che fa sicuramente bene
alla salute e con il quale ci  si diverte
tanto e si socializza con gli altri.

 

L’agenzia Sporteconomy, a pochi giorni dalle amministrative, ha intervistato Mirko Paletti, presidente di Milanosport, la struttura di cui è azionista il Comune di Milano (dal 1992), delegata alla gestione dell’impiantistica e alla promozione della pratica sportiva sul territorio. Il numero uno di Milanosport ha tracciato le linee guida future e ha spiegato plus/minus di un’area importante come Milano, per chi intende portare avanti progetti di politica sportiva. 

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