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Politica – Cochi (Comune di Roma) interviene sul tema degli stadi

“In quelle occasioni, mi sembra scontato, dialogheremo in maniera stretta coi presidenti e con i dirigenti. Di sicuro non potremo non affrontare il discorso relativo agli stadi”.

Un leit motiv, quello degli impianti di proprietà, che sta tenendo col fiato sospeso tantissimi tifosi romanisti: dopo tanto penare, infatti, potrebbero vedere realizzato uno fra i loro più reconditi sogni. La chiacchierata al Campidoglio, tuttavia, è l’occasione perfetta per dare una risposta a chi, nei giorni precedenti, a fatto rimbalzare la voce che la Roma costruirà la propria “arena” a Tor Vergata. In una zona considerata “olimpica” visto che, nel caso la Città Eterna riuscisse ad ottenere i Giochi estivi del 2020, potrebbe diventare il secondo polo d’attrazione sportiva (dopo il Foro Italico – nella foto GMT Mezzelani).

“Mi permetto di dire – chiarisce subito l’onorevole Cochi – che sul posizionamento dell’impianto della Roma ancora c’è uno studio e incontri costanti. Posso confermare la decisa volontà della gestione DiBenedetto di porre rimedio a questa situazione ma sappiamo che non è facile edificare un impianto nella Capitale: mi riferisco al piano regolatore vigente”. “Ci tengo a far notare – prosegue il delegato allo sport – che al famoso appuntamento fra il Sindaco e il presidente della Roma sono susseguiti altri due incontri con lo staff che si occupa degli aspetti urbanistici della città. Poi, sul toto-zone che dire: la scorsa settimana andava un pochino più di moda Tor di Valle, oggi Tor Vergata.

Sinceramente ci interessa poco che esca il nome del posto, per ragionicontingenti e anche in funzione di un’eventuale e possibile speculazione
edilizia. Cittadinanza e tifoseria romanista devono stare tranquille: verranno rispettati tutti i parametri urbanistici, ambientali e paesaggistici”.

Qualsiasi possa essere il posto prescelto o deciso, Cochi ci tiene a spiegare quale ruolo potrà ricoprire Roma Capitale: “Nel rispetto dei ruoli sarà nostro compito sveltire quell’iter burocratico necessario alla realizzazione dell’opera. Lo stadio, tuttavia, non si farà soltanto con la precisa volontà della Giunta Capitolina ma ci sarà bisogno dell’appoggio della Regione Lazio, della Provincia, delle Sovraintendenze e dei vari vincoli”. “Bisognerà scoprire le cosiddette carte – conclude – iniziando dal tavolo dell’urbanistica. Sicuramente l’impianto di Torino è un esempio da tenere a mente non soltanto per il Centro, ma anche per tutto il Sud e il Nord della Penisola. E poi, bisogna seguire quel cammino che in Inghilterra o Germania hanno intrapreso addirittura dieci o quindici anni fa”.

“Penso che andremo prima a Formello e poi a Trigoria. Probabilmente, lo faremo nei giorni precedenti al derby”. Alessandro Cochi, delegato allo sport di Roma Capitale, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, svela il programma di visite ai due club romani che il sindaco, Gianni Alemanno, intende affrontare prima della stracittadina.

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Marcel Vulpis

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