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Impianti – La Legge sugli stadi approvata in sede referente

 «Sono molto soddisfatto dell’approvazione in sede referente della legge sugli stadi – ha detto il sottosegretario allo sport Rocco Crimi – è un passo importantissimo, ottenuto con la collaborazione di tutte le forze politiche». 
Per quanto riguarda la costruzione di nuovi stadi, la legge prevede che l’identificazione dell’area di edificazione avvenga attraverso un’intesa tra Comune e società proponente. La scelta dell’area andrà supportata da uno studio di fattibilità, comprensivo delle valutazioni di ordine sociale, ambientale e infrastrutturale. Dovrà essere presentato un piano finanziario con l’indicazione delle risorse pubbliche e degli eventuali finanziamenti. I successivi passaggi amministrativi vengono risolti con una Conferenza dei servizi, compresi quelli che riguardano i vincoli archeologici. In questo modo, secondo i proponenti della legge, in un anno si può aprire il cantiere.
«Grande soddisfazione» per l’approvazione all’unanimità in commissione della legge sugli stadi è stata espressa da Giovanni Lolli, deputato del Pd, secondo il quale «è stato un lavoro difficile perchè abbiamo dovuto vincere resistenze e tentativi di stravolgere lo spirito dell’iniziativa, cioè quello di facilitare la realizzazione di moderni impianti con la collaborazione di comuni e società sportive». «Si conferma che lo sport in Italia, che è una cosa seria, merita dalla politica la considerazione adeguata ad un grande fenomeno sociale, culturale ed economico», ha aggiunto Lolli.

“È un passaggio molto importante che rende più vicina l’approvazione di una legge fondamentale per il nostro calcio”. Maurizio Beretta, Presidente della Lega Serie A, è soddisfatto per la piega presa oggi dalla questione della controversa legge sugli stadi, da anni all’attenzione del Parlamento. “Ora – aggiunge Beretta all’ANSA – è importante concentrarsi, nelle settimane che ci separano dall’approvazione finale, sul contenuto: perchè venga resa chiara e certa l’opportunità per le società di essere proprietarie di nuovi impianti o di poterne ristrutturare. Tutto questo attuando il principio della sostenibilità economica e della gestione dell’impianto nel tempo”. “Tra l’altro l’approvazione di questa norma – conclude Beretta – è fondamentale per colmare una penalizzazione che il calcio italiano ha nei confronti dei paesi europei dove gli stadi di proprietà sono già una realtà”.

La commissione Cultura e Sport della Camera ha approvato in sede referente una legge che favorisce la costruzione di stadi di nuova generazione e la ristrutturazione in questa direzione di quelli esistenti. Il provvedimento non stanzia risorse ma punta soprattutto alla semplificazione normativa, favorendo i contratti di programma tra i Comuni e le società.

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Marcel Vulpis

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