Olimpiadi

Londra 2012 – la Dow ritira il suo logo dopo le accuse su Bhopal

Il Comitato olimpico indiano  la scorsa settimana aveva chiesto agli organizzatori di rifiutare l’accordo da otto milioni di euro con l’azienda a causa del suo coinvolgimento nell’esplosione che nel 1984 provocò la fuga di gas a Bhopal, in India, che portò alla morte di 25mila persone.

La Dow è proprietaria dal 2001 della Union Carbide Corporation, detentrice della maggioranza delle azioni dell’azienda indiana che gestiva una fabbrica di pesticidi responsabile del disastro di Bhopal del 1984.

L’annuncio è una vittoria per le associazioni dei diritti umani, tra cui Amnesty International, che avevano chiesto al Comitato Olimpico di rivedere l’assegnazione del contratto al colosso chimico: “Riteniamo – aveva spiegato Amnesty – che questa scelta sia irrispettosa delle sofferenze dei sopravvissuti di Bhopal e della loro lunga lotta per la giustizia”. Le associazioni delle vittime del disastro in questi mesi avevano raccolto 11,000 firme in calce a una petizione per protestare contro l’accordo.  “Se la Dow comparirà tra gli sponsor delle Olimpiadi, sarà come danzare sulle fosse comuni delle vittime di Bhopal”, aveva detto Satinath Sarangi del Bhopal Group for Information and Action.

Soddisfatto anche Barry Gardiner, il deputato laburista che aveva condotto, insieme a intellettuali, sportivi e politici, la campagna contro lo sponsor: “La decisione indica che almeno la Dow mostra una qualche forma di vergogna e non può che essere considerata positiva”. 

La Dow Chemical Company ha annunciato che non esporrà il suo logo nel telone decorativo che avvolgerà lo stadio Olimpico di Londra in seguito alle proteste per la sua sponsorizzazione ai prossimi Giochi.
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Marcel Vulpis

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