La Fondazione Pietro Mennea Onlus, ha pubblicato l’ultimo libro di Pietro Paolo Mennea (indimenticata medaglia d’oro nei 200 mt ai Giochi di Mosca 1980) dal titolo: «I costi delle Olimpiadi» (Delta 3 edizioni). 

«Molti oggi, chiedono l’abolizione di enti come il CIO, che non sono altro che un “comitato d’affari” che nascondono il loro vero ruolo dietro i principi come “l’autonomia dello sport”, “l’ideale olimpico” e, cioè, quello di grandi multinazionali dello sport, i quali fanno un po’ di tutto: dall’attività economica, all’attività politica e sportiva, con il vantaggio che non sono soggetti ai rischi a cui va incontro una vera impresa e senza i vincoli a cui è soggetto un partito politico” ha spiegato l’autore.

Oggi, il CIO, è un ente in profonda crisi; ma lo è già da quando, in occasione dei Giochi Olimpici di Mosca 1980, il CONI decise di inviare la squadra nazionale, nonostante il parere contrario del Governo italiano. In quell’occasione io dichiarai: «sono venuto a Mosca per aiutare gli ideali olimpici. Se resterò nell’ambiente, come spero, mi batterò per salvare le Olimpiadi».

All’epoca, potevano sembrare affermazioni esagerate, ma la storia e l’evolversi in modo negativo “dell’Idea Olimpica” mi ha dato ragione e, pur non essendo rimasto nell’ambiente, continuo a battermi per salvare i veri valori “dell’olimpismo”.

Questo libro, come altri che lo hanno preceduto, rappresenta, ancora una volta, il mio atto di coerenza e di continuità d’impegno dedicato alla difesa e alla salvaguardia dell’idea olimpica: l’ennesimo contributo per il raggiungimento di un grande e nobile obiettivo – ha spiegato Mennea in una nota».