Calcio – Uefa: pubblicata la relazione licenze per club
Lo Scenario sul Calcio Europeo di Club è un documento di 124 pagine che arriva in un
momento cruciale, in contemporanea con le prime misure di fair play
finanziario introdotte dalla UEFA per arginare i problemi di natura
economica che affliggono il calcio di club in Europa
La Relazione Comparativa Licenze per Club UEFA per l’Anno Finanziario
2010, la più ampia nel suo genere, prende in analisi i dati finanziari
di 665 club, ovvero il 90% di quelli che militano nei campionati di
prima divisione. Le informazioni finanziarie sono state prelevate
direttamente dai bilanci certificati inviati dai club come parte dei
requisiti necessari per aderire al programma di licenze.
La relazione è centrata su temi squisitamente economici, ma analizza
anche altri aspetti rilevanti del calcio europeo, prendendo in esame il
periodo che termina con la conclusione dei campionati nazionali 2010/11,
e include una sezione dedicata ai giocatori cresciuti nei vivai, oltre
ai profili di 535 allenatori di squadre che militano nei massimi
campionati.
Sono inoltre stati presi in esame i trend di affluenza negli stadi, i
livelli di utilizzo degli impianti, i trend legati ai coefficienti
nazionali, le strutture dei campionati nazionali e i risultati del
programma di licenze per club.
La relazione adotta uno stile visivo molto chiaro, utilizzando
numerosi grafici e adottanto la formula domanda e risposta. Ad esempio,
una delle domande presenti riguarda la durata media della permanenza di
un tecnico (capo allenatore) sulla panchina di un club di massima
divisione. Prendendo in esame oltre 500 club si evince che oltre la metà
dei tecnici impegnati nei massimi campionati sono rimasti in carica per
meno di 12 mesi e che la media di “sopravvivenza” è di circa 17 mesi.
Un’altra domanda ha come tema l’impatto sui club del regolamento UEFA
sui giocatori cresciuti nei vivai e le analisi dimostrano come sia
aumentato l’utilizzo di giocatori delle giovanili e Under 21 in UEFA
Champions League.
La seconda parte della relazione analizza in dettaglio la situazione
finanziaria dei club a livello europeo, nazionale e individuale, oltre
ad esaminare i dati economici delle società impegnate nelle competizioni
UEFA per club. Dai numeri si evince che, nonostante la persistente
crisi economica, le entrate del calcio continuano a salire: nel 2010 le
entrate complessive dei club delle massime divisioni sono cresciute del
6,6%, toccando la cifra record di 12,8 miliardi di euro.
Questa
tendenza positiva non è prerogativa solo dei principali campionati
nazionali europei: negli ultimi cinque anni il tasso di crescita delle
entrate del calcio ha superato quello del Prodotto Interno Lordo in 49
dei 53 paesi le cui federazioni sono affiliate alla UEFA. Tuttavia, a
dispetto delle cifre sopraccitate, i segnali di difficoltà finanziarie
non mancano: l’aumento delle entrate va di pari passo con il record
negativo di perdite nette aggregate per una cifra pari a 1.641.000.000
euro, con un aumento del 36% rispetto all’anno finanziario conclusosi
nel 2009.
Come spesso accade in questi casi, i dati più
significativi si ricavano dai dettagli e ad un’analisi approfondita dei
rendiconti finanziari – estranea ai più in gran parte delle occasioni –
si evince che l’aumento delle perdite è dovuto quasi esclusivamente alla
riduzione dei profitti derivanti dai trasferimenti a causa di un
decremento dell’attività di mercato nel 2010, e non all’aumento di
perdite operative: per la prima volta da diversi anni, infatti, la spesa
media per coprire il monte ingaggi (indicatore chiave per il calcio di
club) si è assestato al 64% delle entrate.
Mentre il risultato è stato perciò simile a quello del 2009 e molti
club hanno riportato buoni risultati finanziari, resta il fatto che metà
dei maggiori club europei hanno riportato perdite, e, fatto più
preoccupante, il 29% ha riportato perdite significative equivalenti a
una spesa di €12 per ogni €10 di entrate. La proporzione di club che
riportano perdite sale al 75% quando si tengono in considerazione solo i
club più grandi (quelli con fatturato superiore a €50m).
A controbilanciare in parte le cattive notizie, c’è il dato secondo
il quale i club hanno fatto fonte alle perdite combinate di 4 miliardi
di euro negli ultimi cinque anni grazie all’iniezione di capitali da
parte di proprietari e benefattori per un totale di 3,4 miliardi di
euro. Contesualizzando il dato, si sono registrate perdite nette per
oltre 600 milioni di euro in un periodo che ha segnato una crescita
significativa delle entrate.
L’attuale situazione economica
rappresenta una sfida per i club in tutta Europa e solo due dei 20
maggiori campionati hanno chiuso in pareggio. La situazione è ancora
peggiore nelle zone più basse della piramide calcistica, dove il rischio
di insolvenza e bancarotta è molto più elevato rispetto a quello dei
campionati maggiori. In questo contesto, sottolinea la relazione,
l’implementazione del nuovo Regolamento sulle Licenze UEFA per Club e
sul Fair Play Finanziario ha l’obiettivo di incoraggiare i club a
gestire meglio le loro finanze e i movimenti di cassa e a ottenere un
equilibrio sostenibile tra entrate, spese e investimenti.
Secondo
la relazione, se le nuove regole sul pareggio in bilancio venissero
applicate oggi diversi club non riuscirebbero a stare al passo e club di
22 paesi dovrebbero ricapitalizzare per pareggiare perdite “medie”
(perdite entro “un limite accettabile” secondo il fair play
finanziario). Anche se la simulazione finanziaria della relazione copre
un periodo precedente alla nuova disposizione sul pareggio in bilancio,
non ci sono dubbi sul fatto che diversi club debbano iniziare ad
adattarsi oggi per prepararsi al domani.
L’implementazione delle
nuove regole, conclude la relazione, sarà una sfida per numerosi club
che dovranno mettere ordine nelle loro finanze. L’organo di governo del
calcio europeo, però, crede che un trattamento sistematico degli attuali
problemi sia l’unico modo per garantire competizioni eque, oltre alla
disciplina finanziaria e alla stabilità a lungo termine.
Uefa.com
La
UEFA ha rilasciato la sua quarta relazione comparativa sulle licenze per
club europee, che prende in esame i risultati finanziari di oltre 650
club di massima divisione delle 53 federazioni nazionali affiliate alla
UEFA.
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