Il budget stimato finora era di 9 miliardi di sterline (più di 10 miliardi di euro), ma un rapporto di una commissione parlamentare britannica ha calcolato che i costi reali sono già di 2 miliardi di sterline superiori alla cifra stanziata. Le cifre non tengono conto dei 788 milioni di sterline spesi per l’acquisto del terreno dove è sorto il Parco Olimpico, né altri 826 milioni di sterline necessari allo sfruttamento degli impianti da parte della popolazione dopo i Giochi.

In ogni caso si tratterebbe comunque di una cifra di molto inferiore a quella spesa per le Olimpiadi di Pechino nel 2008, che raggiunsero un budget di 36 miliardi di sterline. 

“Mario Monti ha fatto bene a cancellare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020, perché i Giochi sono diventati una corsa al gigantismo i cui danni superano spesso i possibili benefici”, è il parere di Gavin Poynter, docente di Scienze sociali alla East London University e autore di Olympic cities (Città olimpiche: il 2012 e il rinnovamento di Londra), un libro inchiesta che riesamina, dati alla mano, il quadriennale appuntamento con lo sport a cinque cerchi. 

A cinque mesi dall’inizio della manifestazione è stato reso pubblico il rapporto sui costi dell’organizzazione dei Giochi 2012. Le Olimpiadi di Londra sono già oltre il budget previsto e la paura maggiore riguarda il lievitare ulteriore dei costi. La scelta di non candidare Roma ai Giochi del 2020 sembra sempre più azzeccata.