Calcio – Uefa: il discorso del presidente ai ministri dello sport
Il signor Platini ha invocato in particolare una convenzione internazionale sulle combine, affinché diventino materia penale, per combattere un fenomeno che mette a repentaglio lo sport. Il presidente UEFA ha richiesto misure forti sulla violenza negli stadi e ha spiegato come il fair play finanziario della UEFA possa dare stabilità allo sport.
Il presidente UEFA ha anche ribadito la natura fondamentale del calcio per nazionali come fonte di identità e patrimonio europeo, oltre alla necessità di risolvere le controversie sportive in tribunali specifici invece che civili.
“A settembre vi ho parlato di un male che sta rovinando uno dei maggiori pregi dello sport, ovvero l’incertezza del risultato. Si tratta delle combine – ha dichiarato il signor Platini in apertura -. Gli incontri combinati scatenano un grave allarme che sfocia nella paura. Paura, perché dietro queste partite ci sono reti criminali organizzate, che approfittano di lacune legali per sconvolgere tutte le competizioni”.
“Le combine devono essere affrontate legalmente. Pertanto, non possono essere risolte utilizzando solo le risorse degli organi sportivi. L’Europa deve collaborare per porre fine a questo problema. Quindi, richiedo l’assistenza immediata degli Stati membri del Consiglio d’Europa e sostengo che le combine debbano essere trattate come violazioni penali”.
“Con la stessa urgenza, richiedo una collaborazione efficace tra la polizia e le autorità giudiziarie europee per distruggere queste organizzazioni criminali. Sono convinto che il modo più saggio di tutelare l’integrità dello sport sia la cooperazione, quindi sono a favore di una convenzione internazionale sulle combine. Questa convenzione, naturalmente, sarebbe solo un primo passo verso la sincerità e l’integrità nello sport, ma la ritengo indispensabile come prova evidente delle nostre intenzioni”.
A proposito della violenza, il signor Platini ha spiegato che il suo desiderio di combatterla è dettato dalle emozioni e dalla determinazione. “Per troppo tempo – ha dichiarato -, abbiamo pensato che la violenza fosse un problema risolto. Per troppo tempo abbiamo tenuto gli occhi chiusi. Il problema è tutt’altro che risolto”.
“Ecco perché abbiamo accettato di collaborare con il Consiglio d’Europa. Cercheremo di garantire sicurezza e armonia in tutti i nostri stadi”. Questo sforzo congiunto, ha dichiarato il presidente UEFA, deve basarsi sulla Convenzione europea sulla violenza negli stadi del 1985.
Per quanto riguarda il fair play finanziario, il signor Platini ha definito “estremamente a rischio” la posizione finanziaria dei club europei, sottolineando che nel 2010 hanno accumulato perdite per oltre 1,6 miliardi di euro. ” Questi dati illustrano la fragilità di un sistema che ha trasformato alcuni club in giganteschi casinò”, ha osservato.
“Dobbiamo guidare il calcio verso la disciplina finanziaria – ha aggiunto -. Ci serve un fair play finanziario. Posso riepilogare questo approccio con due principi che si appellano al senso comune: ‘vivere con i propri mezzi’ e ‘non superare un certo limite’. La situazione è diventata insostenibile e pertanto richiede provvedimenti. Vi chiedo solo di proteggere il fair play finanziario e sostituire le pericolose incertezze con soluzioni legali”.
ll signor Platini ha quindi parlato delle competizioni per nazionali come “vera espressione della cittadinanza europea. Vorrei anche dire che contribuiscono al patrimonio culturale del nostro continente. Tuttavia, le nazionali attraversano momenti difficili, perché alcuni club si rifiutano di mettere a disposizione i giocatori”.
“Alla luce di queste incertezze, un paese ha imposto l’obbligo di rilascio dei giocatori nelle sue leggi. Questo paese è la Spagna. Un’iniziativa del genere dimostra una cosa: mettere fine a questo problema è possibile”.
Il presidente UEFA ha concluso il discorso parlando della giustizia sportiva che, dichiara, “tutti i giorni viene messa a repentaglio da strutture che ne debilitano le prerogative”.
“Cerchiamo di non consentire che le controversie puramente sportive vengano affrontate in tribunali di stato. Cosa accadrebbe se le regole fossero interpretate diversamente a Madrid, Roma e Bruxelles? Mi impegno a dare alle nostre procedure di arbitrato le garanzie di cui hanno disperatamente bisogno”.
Il signor Platini ha chiuso invocando una cooperazione tra le autorità sportive ed europee per il futuro benessere del continente. “Ogni giorno, vedo che per milioni di europei lo sport rappresenta un rifugio, un orizzonte, un’identità – ha commentato -. Se tutto questo venisse a mancare, l’Europa come la conosciamo non esisterebbe più. Cerchiamo di collaborare per dare allo sport le regole basate sul senso comune di cui ha bisogno. Questa è la nostra lotta congiunta, per la sostenibilità dello sport e il futuro dell’Europa”.
Uefa.com
Provvedimenti vigorosi contro le combine, la lotta alla violenza negli stadi, l’implementazione del fair play finanziario e la risoluzione delle controversie sportive da parte di tribunali specifici sono quattro argomenti discussi dal presidente UEFA Michel Platini in un discorso alla 12esima Conferenza del Consiglio d’Europa per i Ministri dello Sport, tenutasi a Belgrado giovedì.
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