Il segretario generale dell’organo di governo del calcio europeo, Gianni Infantino, e il direttore marketing della UEFA, Guy-Laurent Epstein, hanno motivato la decisione al Forum Europeo Soccerex nella città inglese.

“Avrà un effetto sismico sul panorama calcistico – ha dichiarato Infantino mercoledì alla platea presente al forum -. E’ una questione di promozione del calcio a livello di squadre nazionali, oltre che di dare maggiore stabilità alle federazioni nazionali”.

“Come annunciato al Congresso UEFA [a Parigi] il 22 marzo dello scorso anno, le 53 federazioni nazionali [UEFA] hanno concordato la vendita collettiva dei diritti delle gare di qualificazione del Mondiale [FIFA] e del Campionato Europeo [UEFA], a partire dal 2014 e in vista di UEFA EURO 2016”.

La UEFA ritiene che con la vendita collettiva dei diritti tv delle squadre nazionali le federazioni otterranno maggiori introiti dalle gare di qualificazione. Inoltre, i proventi della fase di qualificazione saranno certi, in quanto non più legati all’esito dei sorteggi. Infine, rafforzerà l’identità delle suddette competizioni, creando le ‘serate delle nazionali’”.

“Per verificare i benefici di tale gestione collettiva, basta vedere il caso della [UEFA] Champions League – ha proseguito Infantino -. Avere un solo referente per la vendita non obbliga le emittenti a correre presso ogni federazione per acquistare i diritti. Il marchio e il posizionamento sono fondamentali, così come assicurare maggiori guadagni alle federazioni europee. Le principali hanno compreso che, tutti insieme, siamo più forti rispetto alla somma delle 53 federazioni singolarmente”.

Nel frattempo Guy-Laurent Epstein ha spiegato il progetto più dal punto di vista commerciale. “Il nostro concetto ‘Settimana del Calcio’ è un elemento fondamentale per quanto riguarda la valorizzaione commerciale dei diritti media centralizzati, in quanto crea valore per qualcosa che prima non esisteva – ha detto -. Offe ai broadcaster la possibilità di coprire partite durante un’intera settimana – ancora più importante nei periodi in cui non vengono giocate altre partite.

“L’obiettivo è quello di avere tutte le partite disponibili in ogni territorio, che può sembrare ambizioso – ma è in realtà qualcosa che già facciamo ogni due settimane con la [UEFA] Champions League – ha continuato il signor Epstein -. Stiamo pianificando di far partire la gara di appalto per i diritti media nelle prossime settimane, iinvitando agenzie e broadcasters a mandare la loro offerta per i diritti. Saremo molto pragmatici nel modo di approcciarla, e vogliamo assicurarci che tutti i protagonisti del mercato abbiano l’opportunità di cercare di assicurarsi i diritti, su base globale o locale. Terremo in considerazione le offerte con in mente i nostri obietivi principali, che sono offrire la miglire piattaforma promozionale in ogni paese per le gare di qualificazione, e di ottimizzare, se non massimizzare, i ricavi”.

Un altro partecipante alla sessione, il marketing director della Federcalcio tedesca Denni Strich, fa eco a queste sensazioni positive. “Spero che sarà un grande affare peer tutte le federazioni – ha detto -. Tutte le federazioni più piccole ovviamente hanno detto di sì – e anche se la Federcalcio tedesca è già un brand forte da solo, questa è una questione di solidarietà.

“Con questo progetto, con la UEFA e tutte le federazioni che lavorano insieme – ha aggiunto -, possiamo sviluppare un brand calcistico molto forte, creando maggiore valore per i tifosi, i partner media e le federazioni”.

Niall Sloane, direttore dello sport di ITV, ha partecipato alla sessione enfatizzando dalla sua prospettiva l’appeal del calcio delle nazionali per i broadcaster.

Uefa.com