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‘I Magnifici 7’, Salari e vivai: ecco la ricetta del Fair play finanziario

Un esempio virtuoso di Fair play finanziario nel mondo del calcio è rappresentato dalla SSC Napoli, che attraverso il consigliere delegato Andrea Chiavelli ha illustrato le strategie e le metodologie che hanno condotto la società del Presidente Aurelio De Laurentis ad ottenere un risultato straordinario quale il raggiungimento di un bilancio in attivo per 5 anni consecutivi. ’Il nostro è stato un fair play finanziario obbligato perché siamo partiti praticamente da zero e siamo stati costretti dagli eventi a procedere in un certo modo. Resta ancora tanto da fare ma la soddisfazione è enorme per quello che siamo riusciti ad ottenere nel giro di pochi anni’. A richiesta di un giornalista in sala Chiavelli ha poi aggiunto: ’Non venderemo certo i nostri campioni per realizzare un nuovo impianto, che deve essere invece un investimento sostenibile’.

La posizione della Lega Calcio Serie B è stata espressa dal Direttore Generale Paolo Bedin,  che ha rimarcato il lavoro svolto dalla Lega sul fronte dell’identità territoriale. ’Le società sportive rappresentano da sempre  uno degli strumenti attraverso i quali l’identità territoriale si manifesta e si esprime, verificabile in elementi come il nome di un club, il logo ed i simboli– ha affermato Bedin -. Pianificare una strategia di marketing territoriale con regolari attività sul territorio rappresenta quindi un obbligo più che una opportunità. Le attività di marketing, infatti, possono generare per tutti gli  attori sportivi ed istituzionali di quell’area un ritorno d’immagine ed economico tangibile, nonché generare anche un indotto di tipo turistico che a sua volta può attivare una sorta di economia supplementare nella città di riferimento’.

Non solo calcio, però. Anche il basket racconta storie virtuose di gestione controllata dei bilanci. Per Francesco Gervasio, Presidente della Otto Caserta ’raggiungere la salvezza sul campo e nel bilancio è stata una doppia impresa. Il basket in Italia non è neanche lontanamente paragonabile al calcio in termini di ricavi da televisione e sponsor’.

’Salari controllati, bilanci positivi e valorizzazione dei vivai’. E’ questa la ricetta per la corretta applicazione anche in Italia del fair play finanziario voluto dal Presidente dell’UEFA Michel Platini. Gli ingredienti necessari sono stati illustrati da Antonio Sanges, tributarista e autore del libro ’Fai play finanziario: fuori i cattivi’ nel corso dell’incontro ’Opportunità offerta a tutti’, che si è svolto presso il Teatro comunale di Caserta, nell’ambito della manifestazione ’I Magnifici 7’. ’Per dare ai tifosi l’opportunità di vedere la propria squadra su campo in ogni stagione agonistica, a prescindere dalle sorti degli imprenditori che si alternano alla guida dei club – ha detto Sanges – occorre che tra società sportive e città avvenisse uno scambio: il club valorizza e offre il proprio marchio al Comune, che, a sua volta, affida alla società la gestione dello stadio. Così facendo non si ripeterebbero casi come quello recente della Salernitana e di altre squadre di calcio’.

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