Sport&Fisco – Hollande mette in ginocchio la Ligue1 Orange
Di seguito
la dichiarazione congiunta rilasciata ai media LFP (Lega Calcio
Francese), UCPF (Associazione Club di Calcio Professionistico) e UNFP
(Associazione Calciatori)
“…La tassa del 75% sui redditi elevati nel
progetto di bilancio 2013 avrà un effetto disastroso sulla competitività del
calcio francese.
I leader del calcio professionistico sono ben
consapevoli dello sforzo necessario per ripristinare i conti pubblici. Del
resto, il contributo fiscale e sociale cumulativo di club e giocatori ha
raggiunto un nuovo record nel 2010-2011 a 622 milioni di Euro.
I giocatori, nel frattempo, non rivendicano alcuna
deroga, anche se a differenza di altri sport o alcuni artisti, l’obbligo di
risiedere vicino a loro club ha portato a pagare interamente le tasse in
Francia.
La nuova imposta si tradurrà in un
aumento molto significativo della tassazione di tutti i migliori giocatori in
Ligue 1, che non
tiene conto della specificità della loro breve carriera.
I club che, per la stragrande maggioranza, non sono in
grado di aumentare la loro massa salariale, saranno privati di molti talenti
essenziali al loro successo economico e sportivo. Sarebbe illusorio pensare che
l’esodo sicuro di molti giocatori sarà compensato dal’inserimento di altri
giocatori dello stesso livello.
Pertanto,
già alle prese con un costo del lavoro molto più importante rispetto ai suoi
concorrenti europei e un calo delle risorse a causa della crisi, è l’intera catena
del francese calcio professionistico, con i suoi 25.000 posti di lavoro, che
sarà sottoposta a conseguenze negative di una misura fiscale sconsiderata il
cui primo effetto sarà quello di ridurre la base imponibile”.
Problemi in vista per il calcio francesce,
soprattutto alla luce delle nuove norme sulla tassazione promosse dalla
politica del presidente Hollande. Il governo d’oltralpe ha messo a budget per la prossima stagione la previsione di una nuova tassa sui redditi superiori al milione di euro. Sarà una tassa “temporanea” pari al 75%. Essendo i salari pagati ai calciatori pagati al netto e non al lordo, l’onere di questa nuova tassazione sarà lasciata alle proprietà dei club della Ligue1 francese. Sul contratto di Zlatan Ibrahimovic, per esempio, già si parla di una tassazione di molto superiore ai 50 milioni di euro in capo al PSG. Se è vero che il club transalpino ha sicuramente le risorse per sostenere l’onere di questa nuova tassazione, per la restante parte del plotone calcistico francese potrebbe diventare la mannaia in tempo di crisi, mandando in tilt l’intero sistema.
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