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Professionalità e organizzazione: i segreti del successo olimpico di A.D.N. Swim Project

L’obiettivo è quello di far diventare A.D.N. Swim Project un modello di riferimento, non solo in acqua. Da qui l’esigenza di uno staff sempre più organizzato e professionale, rinnovato, in grado di completare e arricchire le competenze già esistenti. Con l’arrivo del tecnico della nazionale brasiliana Arilson Silva, che supporterà Di Nino nella gestione degli atleti, A.D.N. va a rafforzare ulteriormente i settori dello stile libero e della rana: “Con Andrea c’è stata subito sintonia sul progetto. Avevo voglia di fare un’esperienza all’estero e A.D.N.  è tra i primi tre club europei. Spero di poter crescere ancora di più e di poter contribuire ai suoi successi”.

Con Arilson Silva, che ha contribuito ai grandi trionfi mondiali di Felipe França, dal Brasile arriva anche l’astro nascente del nuoto carioca, il velocista Bruno Fratus, quarto per pochissimi centesimi nei 50 stile a Londra: “Quando Arilson mi ha detto del suo approdo in A.D.N. non ho esitato a seguirlo. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare. Sono convinto che sia il team più adatto a contribuire alla mia definitiva maturazione. Punto all’oro a Rio, per continuare nella tradizione di successi di A.D.N.”.

A.D.N. Swim Project si preoccupa di fornire agli atleti tutti i servizi indispensabili per poter competere ad alto livello: dal supporto tecnico a quello manageriale. L’atleta è seguito da un pool di specialisti costantemente impegnati ad esaltare il potenziale tanto agonistico quanto commerciale del singolo atleta. E proprio nell’ottica di un continuo accrescimento professionale, anche fuori dalla vasca, A.D.N. ha deciso di avvalersi del supporto di un’importante figura manageriale come Claudio Coldebella. Claudio, oltre a mettere a disposizione la sua straordinaria esperienza di dirigente sportivo maturata in realtà di vertice come Benetton Treviso e Juve Caserta, contribuirà all’ideazione di progetti sempre più complessi che potrebbero diventare ulteriori punti di riferimento per lo sport italiano: “Sono affascinato da questo progetto, che trovo stimolante e innovativo. Sono soddisfatto di poter dare il mio contributo, soprattutto perché vado alla scoperta di uno sport nuovo che mi permetterà di arricchire il mio bagaglio di competenze”. 


Il progetto A.D.N. sta facendo scuola. Proprio in questi giorni si va rafforzando l’idea di una collaborazione con il progetto “Mitica” di Josefa Idem e del suo tecnico Guglielmo Guerrini. La pluricampionessa italiana di canoa guarda con grande attenzione al progetto A.D.N. riconoscendogli credibilità e fiducia: “C’è la volontà di creare un progetto unico in Italia, per professionisti coinvolti e metodologie d’allenamento e non solo applicate. Con A.D.N. ho subito trovato una grande sintonia su obiettivi a medio e lungo termine, possiamo veramente costruire insieme qualcosa di innovativo per lo sport italiano”.

Un progetto, quello di A.D.N., che continua ad arricchirsi, senza il supporto di una Federazione, grazie anche al sostegno dei suoi sponsor: da Arena, con cui esiste ormai da anni una partnership di grande collaborazione, a Syform, azienda specializzata negli integratori alimentari. Senza dimenticare la Provincia di Caserta che ha accolto A.D.N. nella sua città diventando un polo di riferimento per atleti di diverse nazioni, culture e religioni. La strada per Rio è già tracciata.

Le novità del progetto di Andrea Di Nino: 
 l’astro nascente Bruno Fratus, l’esperienza del tecnico Arilson Silva, 
la collaborazione con la regina dello sport italiano Josefa Idem


Da Londra 2012 a Rio 2016, passando per Caserta. Con l’entusiasmo di due medaglie olimpiche agli ultimi Giochi e lo stimolo di voler continuare a crescere nei risultati, nella qualità e professionalità. E’ questo lo spirito di “A.D.N. Swim Project”. Una realtà sempre più affermata nel panorama mondiale: il primo programma europeo per nuotatori internazionali fondato e guidato dal 2005 da Andrea Di Nino, tecnico italiano molto apprezzato in patria e all’estero. 

Di Nino, direttore tecnico di A.D.N. e primo tecnico straniero della storia della nazionale olimpica russa, riparte dall’argento di Evgeny Korotyshkin nei 100 delfino e dal bronzo di Sergej Fesikov nella staffetta 4×100 stile a Londra per guardare a sfide ancora più ambiziose: “Si è chiuso un ciclo olimpico che ci ha permesso di vincere una medaglia in ogni tipo di competizione: dagli Europei ai Mondiali, in lunga e in corta, passando dai Giochi del Commonwealth fino ad arrivare alle Olimpiadi. Questo deve essere solo un punto di partenza”. 

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Marcel Vulpis

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