Ci sono in portfolio una serie di asset strategici che fanno capo alla holding: i locali e gli impianti di proprietà, tra cui la O2 Arena e l’O2 World di Berlino. Queste due strutture avrebbero attualmente una valutazione compresa tra i 4,8 e i 6 miliardi di dollari. Poi ci sono le quote azionarie nelle squadre sportive di calcio, hockey su ghiaccio e basket (AEG possiede il 100 % degli L.A. Galaxy, il 100 % degli Houston Dynamo, il 90 % degli L.A. Kings e il 27 % degli L.A. Lakers): circa 2 e 2 miliardi e mezzo di dollari. Infine le altre attività (agenzia di ticketing, lo stadio NFL di Los Angeles, le varie proprietà immobiliari) per un controvalore tra 1,2 e 1,5 miliardi di dollari. AEG è il secondo organizzatore di concerti e spettacoli al mondo dopo “Live Nation”. 

Tra coloro che hanno manifestato un interesse all’acquisto, secondo il portale Rockol.it, spiccano i nomi di dell’imprenditore Patrick Soon-Shiong il magnate delle biotecnologie considerato l’uomo più ricco di Los Angeles, e di Larry Ellison (diventato famoso nello sport per aver strappato la coppa America a Ernesto Bertarelli/Alinghi) fondatore e amministratore delegato del colosso software Oracle. Quest’ultimo avrebbe tuttavia manifestato l’intenzione di non sborsare più di 6 miliardi di dollari per aggiudicarsi l’intero “pacchetto”. 

Proseguono i rumour sulla possibile vendita del gruppo americano AEG, speciaizzato nella gestione e costruzione di impianti di entertainment (dallo sport alla musica). Il fondatore Philip Anschutz, secondo quanto riportato lo scorso mese di ottobre dalla rivista Forbes, partirebbe da una valutazione non inferiore agli 8-10 miliardi di dollari.