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Basket: Final eight coppa Italia..Paddy Power c’è

Forse proprio alla luce dei precedenti la Montepaschi gode ancora dei favori del pronostico: 2.70 la quota dei campioni d’Italia che precedono Milano, la cui vittoria è data a 4, e Varese, capolista di Serie A, che è in lavagna a 4.8. Il quartetto di favorite è completato da Sassari (6.25) mentre le altre 4 hanno tutte una quota in doppia cifra (Cantù 10, Roma 15, Brindisi 55, Reggio Emilia 60).
Difficile trovare degli appigli statistici per provare a fare le carte ad una competizione dove c’è da considerare anche il fattore stanchezza visto che si giocano tre partite nello spazio di 3-4 giorni. La squadra che può avere un vantaggio a livello fisico è Milano che ha il roster nettamente più profondo delle 8 partecipanti. Difficilmente però quando si giocano partite secche gli allenatori sfruttano rotazioni ampie e quindi il vantaggio biancorosso potrebbe rivelarsi puramente teorico. L’Olimpia dovrebbe trarre giovamento anche dal fatto di giocare in casa ma il bilancio stagionale al Forum comprende 4 vittorie e 5 sconfitte.
Pur avendo cambiato molto in estate, Siena conosce alla perfezione i segreti per vincere le Final Eight. Peseranno molto però le assenze di Carraretto e Ress, giocatori chiave per oliare i meccanismi tecnici e psicologici dei biancoverdi. Banchi, per altro, coltiva qualche speranza di recuperare il giocatore altoatesino.

Varese dall’alto del suo primo posto in classifica non può non puntare alla vittoria finale. Se la squadra di Vitucci dovesse superare Milano nei quarti diventerebbe automaticamente la grande favorita. C’è anche un dato numerico a suffragare le ipotesi di vittoria prealpina: la Cimberio è la compagine che detiene la percentuale di vittorie maggiore negli scontri diretti con le altre 7 partecipanti. Su 9 match infatti Varese ne ha vinti ben 7, perdendo solo con Roma e con Siena (nell’ultima giornata).
Nonostante l’ultima sconfitta subita alla NGC Arena, Sassari ha molte possibilità di arrivare fino in fondo. Sacchetti ha in mano un congegno in grado di sferzare qualunque avversario imponendo la propria filosofia di gioco atipica. Cantù (finalista negli ultimi 2 anni) ha qualche punto interrogativo più del previsto dopo l’addio a Markoishvili ma Mancinelli ha già dimostrato di essere un’addizione molto preziosa. Attenzione anche a non sottovalutare Roma che è la squadra che forse – rispetto alle aspettative estive – ha fatto meglio di tutte in questa prima parte di stagione.
Considerando gli ultimi 5 turni di campionato, quelli giocati nel 2013, le squadre più in forma sono Milano e Roma con 4 vittorie, seguite da Siena, Cantù, Sassari, Reggio Emilia e Varese con 3, mentre Brindisi ne ha conquistate solo 2. Una curiosità: solo uno degli 8 allenatori protagonisti ha già vinto la Coppa Italia in passato. Si tratta di Piero Bucchi che nel 2000 vinse il trofeo alla guida di Treviso e nel 2006 portò in trionfo Napoli. Quella di quest’anno per lui è una vera e propria mission impossibile da vivere con una motivazione in più: per la prima volta dopo l’esperienza alla guida dell’Olimpia, sbarcherà da avversario al Forum d’Assago.

(PaddyPower)


Otto squadre libere di coltivare un sogno ad occhi aperti. La Coppa Italia non è mai stata così interessante ed equilibrata come quest’anno: non c’è nessuno infatti che possa arrogarsi il diritto di escludere una tra Varese, Sassari, Siena, Cantù, Roma, Reggio Emilia, Brindisi e Milano nella corsa per un trofeo che nelle ultime 4 stagioni ha sempre conquistato la Mens Sana.

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