Questa mattina presso la Chiesa di Sant’Angelo al Cassero (struttura del XII secolo), il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ricevuto dalle mani del sindaco Mario Agnelli il Premio San Michele d’Oro in quanto “ha promosso i valori del fair play, dello sport e del rispetto fuori e dentro i campi di gioco e le competizioni sportive”. “L’uomo e l’Istituzione”, dunque, una personalità di rilievo attraverso la quale vengono emanate linee guida per il giusto comportamento da tenere sia dallo sportivo di turno ma anche dallo spettatore/ultras che assiste ad una gara.

“I miei complimenti a Giovanni Malagò, per il premio che ha ricevuto quest’oggi anche e soprattutto per la capacità di interpretare il ruolo istituzionale che ricopre con spirito di responsabilità e senso del dovere” ha affermato Mauro Balata, presidente della Lega B, che ha aggiunto: “rappresentare e coniugare l’aspetto istituzionale con quello sportivo è una caratteristica che Malagò ha avuto il merito di avere fin dall’inizio del suo mandato. Ecco perché la giuria del premio, e con essa il Comune di Castiglion Fiorentino, non poteva compiere scelta migliore”.

“Entusiasta di questo pubblico e del premio che ho ricevuto questa mattina a Castiglion Fiorentino”. Così Giovanni Malagò, al termine della cerimonia di consegna del premio davanti alle autorità civili, militari, sportive (presenti il presidente del CONI Toscana, Salvatore Sanzo, il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi) e religiose presenti oltre ai tanti atleti e società sportive castiglionesi e non solo. Castiglion Fiorentino conta oltre 33 società sportive, in tutta Italia sono circa 140 mila e “noi – continua Malagò – siamo il solo stato al mondo che può vantare questa ricchezza. Siamo i primi al mondo rispetto a tutti gli altri stati, basti pensare che il Coni si occupa di oltre 386 discipline sportive”.

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