Serie B

Abodi (Lega serie B) interviene a Radio Rai su calcioscommesse e curve chiuse

“Ho grande rispetto per la magistratura ma se non ricordo male – continua Abodi ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ – certe affermazioni sono state fatte due anni fa e in due anni e’ venuto fuori ben poco e sono pochi i tesserati coinvolti. Che il nostro mondo sia sotto l’attacco di mascalzoni e artigiani dell’industria del malaffare e’ evidente ma non deve determinare un giudizio collettivo, che per pochi delinquentelli paghino decine di migliaia di persone. Abbiamo mille problemi ed e’ un dovere trovare delle soluzioni assieme. Ma diventare la foglia di fico di una situazione di difficolta’ che vive il Paese e’ un prezzo troppo alto. Che la magistratura faccia il suo dovere, non sul versante della comunicazione ma dell’efficacia, non c’e’ bisogno di sbattere il mostro in prima pagina. Non abbiamo bisogno di un colpevole ma del colpevole, quando c’e’, e bisogna evitare dichiarazioni a effetto”.

La gran parte dei cori discriminatori nelle curve sono in realta’ una forma di maleducazione e la norma a riguardo va rivista. E’ in sintesi il pensiero di Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B. “Probabilmente in B c’e’ una minore esasperazione, c’e’ una dimensione piu’ umana, questo puo’ fare la differenza ma non cambia il problema delle curve chiuse e delle polemiche che arrivano anche a noi e magari dalle prossime giornate potrebbero succedere episodi simili anche fra i cadetti – l’analisi di Abodi – In realta’ a Latina ci sono stati cori di tifosi nei confronti di un portiere ma nel referto e’ stato rimarcato che era un coro dovuto al colore della pelle e invece era causato dal fatto che ritardava la ripresa del gioco. Questo dimostra che e’ un tema che non puo’ essere risolto banalmente, gia’ la decisione presa ad agosto necessitava altri approfondimenti”. Secondo Abodi, spesso i cori “vanno condotti a una storica maleducazione e tra maleducazione e razzismo c’e’ un abisso. I cori contro i napoletani? E allora lo spettacolo andato in onda allo Juventus Stadium in Coppa Italia come vogliamo considerarlo vista la distanza fra Avellino e Napoli?”, la replica del presidente della Lega di B riferendosi al gemellaggio che si e’ creato fra tifosi bianconeri e irpini. Anche la chiusura e successiva riapertura delle curve nel passaggio dal giudice sportivo alla Corte federale fa discutere “e forse bisognerebbe pensarci prima di prendere certe decisioni e non tornarci a valle”. “Abbiamo bisogno della responsabilita’ oggettiva ma
abbiamo gli strumenti per renderla ‘soggettiva’ – chiosa Abodi – Bisogna individuare quei 10, 100 che creano disordini allo stadio, e mi chiedo perche’ non sempre succeda, perche’ far condividere alle persone perbene sanzioni che vanno circoscritte ai soli responsabili”. (fonte: Italpress).

“Evidentemente c’è qualcosa che non è chiaro ed è bene che emerga ma abbiamo bisogno di una magistratura che nella prima fase riesca a essere silenziosa e operosa, senza spettacolarizzazione. La mia idea e’ quella di una giustizia che all’inizio sia silenziosa e operosa e che poi esprima un giudizio e invece mi sembra che funzioni al contrario, con un inizio clamoroso mentre alla fine la montagna partorisce il topolino”. E’ il pensiero del presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, in merito all’ultimo filone d’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse. Il pm Di Martino ha pero’ annunciato risvolti clamorosi. 

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